Il mestiere del futuro? L’infermiere.
Lo sostiene il ministro della Salute, Chris Fearne, che ha esortato i maltesi a scegliere una professione che durante la pandemia ha dimostrato tutta la sua strategica importanza.
«Voglio fare appello ai giovani – ha dichiarato Fearne – affinché optino per una carriera nell’assistenza sanitaria e intraprendano l’assistenza infermieristica. Il governo sta facendo grandi investimenti per espandere la portata dei servizi da offrire, ma per gestirli sarà necessario avere a disposizione un numero maggiore di professionisti del settore».
Attualmente a Malta ci sono circa 3.300 infermieri e ostetriche.
Il ministro ha detto che le autorità sanitarie sperano di assumere altri 150-200 infermieri entro la fine dell’anno.
Intanto circa 400 studenti stanno attualmente intraprendendo i loro studi per diventare infermiere presso l’Università di Malta e presso il MCAST (Malta College of Arts, Science and Technology).
Di recente, però, c’è chi ha preferito trovare una collocazione all’estero ed hanno lasciato l’arcipelago anche diversi stranieri che svolgevano la professione a Malta.
Un esodo che rischia di indebolire la qualità della sanità maltese.
A questo proposito, Paul Pace, presidente della MUMN (l’unione delle ostetriche e degli infermieri), ha lanciato un allarme:
«È importante che i giovani di oggi si sforzino di diventare infermieri e che si qualifichino e rimangano nel Paese abbastanza a lungo perché i nostri servizi sanitari rimangano autosufficienti. È una professione internazionale, diversi governi sono in competizione tra loro, quindi è anche importante restare competitivi in ciò che offriamo».