I maltesi tendono una mano all’India, una delle nazioni maggiormente devastate dal COVID-19.
Il ministro della Salute Chris Fearne ha annunciato che Malta ha donato 20 concentratori di ossigeno al Paese asiatico.
Il gesto di solidarietà è stato il frutto di un impegno congiunto del ministero della Salute e del ministero degli Affari esteri, retto da Evarist Bartolo.
I concentratori di ossigeno sono stati donati all’Holy Family Hospital di Nuova Delhi.
Secondo i dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità, in India viene segnalato un nuovo caso di Coronavirus su tre a livello globale.
Nella giornata di domenica nella sola Nuova Delhi si sono registrati più di 20.000 nuovi contagi e 407 morti.
Diversi grandi ospedali fanno affidamento su rifornimenti giornalieri di ossigeno, ma non ne hanno abbastanza per far fronte al dilagare incontrollato dell’emergenza.
Nei giorni scorsi in India è deceduto un cittadino maltese, Ivan Barbara, che si era recato a Nuova Delhi insieme alla moglie per adottare una bambina.
Si era ammalato di COVID-19 proprio nel momento in cui c’era stata una esplosione di contagi e gli ospedali erano sovraffollati e privi di uomini e mezzi sufficienti.
Per assicurargli le cure necessarie era stato predisposto un ritorno in patria, ma Barbara è morto poco prima di essere imbarcato sull’aereo-ambulanza che lo avrebbe riportato a Malta.