Una capsula con campioni di batteri trovati nelle ulcere di pazienti diabetici sarà lanciata verso la Stazione spaziale internazionale.
Per la prima volta Malta è dunque coinvolta nella nuova era della scienza spaziale.
Si tratta di ricerca biomedica specializzata con l’Università di Malta che guida il progetto.
La tanto attesa data è il 18 agosto prossimo.
I campioni, dunque, saranno inviati nello spazio tramite una capsula che partirà dagli Stati Uniti e trascorrerà quarantacinque giorni in orbita. Ci saranno due telecamere e una scheda SD che sarà caricata con disegni e messaggi che i bambini hanno realizzato per l’occasione.
Un progetto ambizioso dei ricercatori della facoltà Biomedica dell’Università in collaborazione con Space Applications Services, che la ha sua sede in Belgio.
Un ruolo fondamentale è quello del professore dell’Università di Malta, Joseph Borg, presidente dell’associazione maltese degli scienziati biomedici, il quale sta guidando il suo team in interessanti studi in ematologia sperimentale e genetica molecolare.
«Il progetto – evidenzia l’accademico – intende gettare le basi per nuove collaborazioni tra le nostre istituzioni e organizzazioni, e altri partner internazionali. Nell’ottica di una scienza sempre più all’avanguardia e innovativa, basata sul successo del passato».
Questa notevole programmazione consentirà di studiare e procedere con vari esperimenti di biologia sperimentale e biomedica.
«Il progetto – prosegue il professore Borg – ci consentirà di analizzare gli effetti dello spazio sul sangue umano e il controllo dell’emoglobina. Sarà inoltre possibile visionare i microbiomi dei pazienti con diabete di tipo 2».
Quello delle ulcere della pelle dei pazienti diabetici è un problema molto presente a Malta, ogni settimana ci sono dieci nuovi casi che richiedono interventi e cure mediche.
Borg ha legato il suo nome al progetto con Afshin Beheshti, ricercatore principale presso il Nasa Ames Research Center, e Christopher Mason, ricercatore principale presso il Weill Cornell Medicine negli Stati Uniti.
Questa iniziativa si avvale inoltre del sostegno dei ministeri maltesi degli Affari esteri ed europei e della Ricerca.
Soddisfazione è stata espressa proprio dal ministro degli Esteri, Evarist Bartolo, «lieto perché progetti come questo contribuiscono a dare ossigeno alla ricerca per trovare soluzioni ai batteri che affliggono i pazienti diabetici ai quali spesso si devono amputare le dita e interi arti». Per il ministro della Ricerca Owen Bonnici «questa è una prima volta che riempirà tutti di orgoglio nazionale».