Circa 2.500 uccelli di specie protetta trovati imbalsamati, alcuni all’interno dei freezer. È quanto si sono ritrovati di fronte gli agenti di polizia perquisendo le abitazioni di due uomini, arrestati nella giornata odierna per il sospetto contrabbando dei volatili stessi.
A finire in manette sono stati un 57enne di Gudja e un 42enne di Zurrieq. Secondo le forze dell’ordine, i due farebbero parte di una vastissima rete criminale organizzata, dedita al contrabbando di esemplari protetti che giungerebbero a Malta da altri Paesi ancora da imbalsamare, ma con molta probabilità già privi di vita. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno trovato di tutto: oltre alle migliaia di uccelli già imbalsamati, un altro centinaio di animali erano conservati all’interno di un congelatore nell’abitazione di uno dei sospettati, a Zurrieq, dove era presente anche un esemplare anch’esso protetto di Genetta Africana, un rarissimo mammifero appartenente alla famiglia dei viverridi. A Gudja altri quaranta esemplari sono stati trovati nel congelatore dell’abitazione del secondo indagato. Come se non bastasse, le autorità hanno rinvenuto in tutto anche ben sette fucili da caccia.
Al momento sono in corso indagini approfondite per tentare di risalire a tutta l’organizzazione criminale, in quello che la polizia ha definito il più grande sequestro degli ultimi anni. Già nel 2019 le autorità aveva posto sotto sequestro 700 volatili morti destinati a essere imbalsamati. Gli accertamenti tenteranno quindi di rivelare se i due casi siano da attribuire alla stessa rete illegale.
Il traffico di uccelli imbalsamati è una piaga purtroppo ben radicata a Malta. Tra i vari casi, a settembre dell’anno scorso, un uomo di origine olandese era stato arrestato all’aeroporto dell’arcipelago, mentre tentava di raggiungere il Regno Unito con 15 esemplari all’interno del proprio bagaglio.