La Women’s Rights Foundation sta combattendo una battaglia legale a sostegno di una donna, vittima di abusi domestici, alla quale è stato vietato di viaggiare dopo che il partner ha affermato che lei avrebbe intenzione di abortire all’estero.
L’organizzazione maltese Women’s Rights Foundation, impegnata nella lotta per la tutela dei diritti delle donne a Malta, ha denunciato in un post su Facebook, pubblicato durante la giornata di ieri, la situazione di una donna, vittima di abusi domestici, a cui è stata negata dal tribunale la possibilità di viaggiare dopo che il partner ha affermato che lei avrebbe intenzione di abortire all’estero.
WRF, che sta affrontando la battaglia legale per conto della donna, ha dichiarato che l’ingiunzione provvisoria è in vigore ormai da una settimana e resterà tale fino a quando il tribunale si pronuncerà sulla vicenda.
Sempre stando a quanto dichiarato dall’organizzazione, continua quindi, nel frattempo, la violazione dei diritti fondamentali della persona (libertà di circolazione e diritto alla privacy), verso la quale sarebbe in atto una vera e propria discriminazione di genere.
[AGGIORNAMENTO sabato 26 settembre, ore 11]
Venerdì il tribunale, presieduto dal giudice Anna Felice, ha revocato l’ingiunzione preliminare che impedisce alla donna di viaggiare. La corte ha affermato che non vi era alcun motivo per impedire la libera circolazione della donna, in quanto non ha trovato prove che avesse intenzione di viaggiare per un aborto, come affermato dal compagno.