Il proprietario dell’azienda Palumbo Shipyard, Antonio Palumbo, e il figlio Raffaele, sono stati condannati a sei mesi di carcere dal tribunale di Messina per illeciti legati allo smaltimento di rifiuti chimici pericolosi.
Come riportato dal quotidiano The Malta Independent, in totale, sette persone sono state giudicate colpevoli di aver agevolato lo smaltimento illegale di rifiuti generati dalla sabbiatura tra il 2011 e il 2013.
Nel procedimento sono stati condannati anche Mario Fierro a due anni, Giuseppe Costa a un anno e dieci mesi, Santi Scopellitia e Raffaele Donnarumma a quattro anni e due mesi, e Salvatoru Croce a tre anni.
La famiglia Palumbo ha assunto la gestione del cantiere navale di Malta nel 2010 e possiede una struttura per la realizzazione yacht di lusso a Cospicua.
Gli avvocati della famiglia Palumbo hanno annunciato la presentazione di un ricorso in appello, dopo aver tentato invano di dimostrare, con prove documentate, come la Palumbo non abbia effettuato direttamente alcuna attività di smaltimento illegale, ma incaricato società autorizzate a svolgere tale compito in regime di subappalto.
Un portavoce della compagnia ha dichiarato che le attività del cantiere navale di Malta non sono state influenzate da questa vicenda.