Da possibile ménage à trois ad aggressione il passo potrebbe essere molto breve. Ne sa qualcosa un uomo che avrebbe denunciato la sua (ormai ex) ragazza per averlo aggredito a colpi di cavatappi e bollitore in vetro.
La sua colpa? Averle proposto un rapporto sessuale a tre con un’altra donna. A riportare quanto avvenuto a Sliema nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 novembre è Malta Today.
L’imputata è Sofia Georgantas, 36enne di origini serbe, che secondo le ricostruzioni della polizia, avrebbe piantato un cavatappi nella mano del fidanzato, non prima di averlo colpito e ferito alla testa con un bollitore in vetro. La donna avrebbe inoltre minacciato sia lui sia la “terza incomoda”. Le accuse a carico di Georgantas sono lesioni lievi, tentate lesioni gravi e minacce. Per l’imputata sarebbe inoltre stato disposto un ordine restrittivo per non farla avvicinare alle presunte vittime dell’aggressione.
Le cose sarebbero però andate diversamente, almeno secondo la difesa, che identifica la donna come la vera vittima della vicenda, che avrebbe agito per autodifesa dopo essere stata attirata in un appartamento a Sliema dal fidanzato. Varcata la soglia, si sarebbe trovata di fronte quasi a fatto compiuto, col suo ragazzo già in compagnia dell’altra donna. Era già tutto organizzato, tutto pronto. Mancava solo un ultimo dettaglio: il consenso dell’imputata, forse dato per scontato dal fidanzato un po’ troppo sicuro di conoscere i suoi gusti nella sfera sessuale.
Georgantas avrebbe quindi rifiutato la proposta, ma il fidanzato non le avrebbe permesso di lasciare l’appartamento. Da qui sarebbe nata l’aggressione dell’imputata, che a colpi di oggetti domestici si sarebbe liberata da quella proposta indecente non apprezzata.
Il giudice ha concesso alla donna la libertà provvisoria con cauzione fissata a 1.000 euro, più una garanzia personale di 3.000 euro e il divieto di contattare i testimoni dell’accusa, con l’aggiunta di un ordine di protezione in favore delle presunte vittime.