Nella giornata di lunedì la Corte si è riunita per ascoltare le testimonianze dei funzionari Raul Antonio Pace (35 anni) e Philip Edrick Zammit (23 anni), insieme a quella del direttore del dipartimento trasporti terrestri di Transport Malta, Clint Mansueto (40 anni), accusati di corruzione, frode ed appropriazione indebita al fine di favorire alcuni candidati dell’esame per il conseguimento della patente.
Durante l’interrogatorio della polizia, proprio Mansueto avrebbe spiegato di essere stato soggetto a “pressioni” per far superare il test ad alcune persone coinvolte nei “lavori di una proprietà appartenente ad un ministro maltese”.
Ad informare le forze dell’ordine riguardo l’anomala situazione, permettendo così l’apertura delle indagini, è stata una mail inviata nel 2020 da un dipendente dell’ente governativo impiegato nell’assistenza ai candidati stranieri durante la prova teorica dell’esame della patente.
L’informatore avrebbe raccontato alla polizia come Mansueto lo avrebbe contattato più volte per “assicurarsi” che il traduttore indicasse preventivamente le risposte corrette ad alcuni candidati in cambio di un pagamento in contanti, riportando questa frase che gli sarebbe stata riferita proprio dal direttore di TM:
«Uno o due candidati avranno bisogno d’aiuto. Siamo obbligati a fornirgli le risposte perché ho ricevuto una richiesta proveniente dai ministeri»
I dettagli di questo giro d’affari sono stati svelati in tribunale dall’ispettore di polizia impegnato sul caso, che avrebbe confermato come tra gli assistiti indicati dall’informatore che avrebbero ricevuto una “spinta”, vi erano un cittadino pachistano, uno albanese ed un giovane maltese che avrebbe beneficiato del medesimo trattamento, con Philip Zammit presente per l’intera durata dei test.
Una perquisizione della polizia sul telefono di Mansueto avrebbe, inoltre, portato a galla diverse chat con alcuni esponenti di un partito politico non specificato e che fornivano al direttore di Transport Malta le informazioni sui candidati che avrebbero dovuto superare l’esame di guida, ed alcune conversazioni con Zammit considerate eloquenti dagli inquirenti.
Interrogati dagli investigatori, alcuni esaminatori hanno confermato come fossero proprio Mansueto e Zammit a fornire l’elenco dei candidati che avrebbero beneficiato di queste “attenzioni”.
Mentre nei mesi passati l’allora ministro dei Trasporti Ian Borg avrebbe negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, Malta Today ha contattato Robert Abela per capire se avesse fatto partire un’indagine interna atta a scoprire chi sarebbe il ministro coinvolto nella vicenda, ottenendo la seguente risposta per conto di un portavoce:
«L’Ufficio del Primo Ministro non è a conoscenza di nessuna accusa mossa nei confronti di alcun ministro del governo né di procedimenti giudiziari esistenti»
Da Transport Malta arrivano conferme riguardo la sospensione dei dipendenti accusati di essere coinvolti in questo giro d’affari, in attesa di scoprire il prossimo 15 Settembre le sorti dei tre funzionari.