Un dipendente di Transport Malta avrebbe molestato una collega minacciando anche di gettarla dalle scogliere di Dingli, sfruttando il “potere” di essere “il cugino del ministro”, o almeno così pare che andasse in giro a dichiarare in azienda.
La vicenda è venuta a galla in tribunale nel corso della deposizione fornita nei giorni scorsi dalla presunta vittima, che ha raccontato come il 49enne Clifford Micallef l’avrebbe intimidita per quattro mesi, tentando di accedere al suo computer senza il suo consenso mentre si trovava in vacanza, inviandole dei fiori non graditi al suo compleanno e rompendo dei bicchieri quando, ad una festa aziendale, l’aveva vista rivolgere la parola ad altri uomini. Il tutto, scrivono i media locali, avrebbe avuto origine nel 2017 e si sarebbe protratto gradualmente nel tempo in un’escalation di eventi che ha raggiunto il culmine nei primi mesi del 2022.
In aula, la donna ha spiegato di aver tentato più volte di segnalare le “eccessive” attenzioni che Micallef le rivolgeva sul posto di lavoro, ma «dal momento che quest’ultimo andava in giro vantandosi di essere il cugino del ministro dei Trasporti (all’epoca Ian Borg) e di avere un certo “potere” presso l’autorità, temevo di perdere il lavoro oppure di essere trasferita altrove».
Una sorta di timore costante verso quell’uomo che, in più occasioni, pare aver cercato di “controllare” ed assoggettare la donna. Paura che sembra essere stata ancor più rafforzata da quella volta in cui l’imputato avrebbe rotto dei bicchieri nel corso della festa aziendale di Natale, dopo aver visto la presunta vittima parlare con altri uomini. Poco tempo dopo l’episodio, la testimone ha riferito che Micallef avrebbe ottenuto una promozione e un’auto aziendale da Transport Malta.
Fino ad arrivare a quella volta in cui un alto funzionario dell’autorità dei Trasporti avrebbe parlato con l’imputato, lamentandosi di diversi problemi sul lavoro, che Micallef avrebbe risolto «buttando giù “qualcuno” dalle scogliere di Dingli». Sebbene non sia stato fatto esplicitamente un nome, tutti lo avrebbero collegato a quello della donna, a causa dei diversi episodi verificatisi in precedenza.
Quanto accaduto è stato riferito alle risorse umane dell’azienda che, dopo aver richiesto una consulenza legale, hanno sporto denuncia alla polizia. Clifford Micallef è stato accusato di molestie e di aver indotto la donna a temere di subire violenze, reati per i quali si dichiara non colpevole.
Nel frattempo, reagendo alla notizia, l’allora ministro dei Trasporti (ora degli Esteri), Ian Borg, si è detto concorde sulle indagini in corso a carico di Clifford Micallef, l’impiegato di Transport Malta che si è vantato di essere “suo cugino”, affermando di non apprezzare coloro che «cercano di fare a modo loro usando il nome di qualcun altro», e dichiarandosi «lieto che la direzione dell’autorità dei Trasporti sia intervenuta per indagare sulle accuse. Se sono vere, esorto le autorità a fare in modo che la giustizia sia servita senza indugio».