John Spiteri sarà estradato in Italia. Il 56enne maltese arrestato a giugno e sospettato di far parte di una rete criminale dedita al narcotraffico, sarà quindi lasciato nelle mani della giustizia del Bel Paese.
A deciderlo è stata la Magistratura di Malta, che nella giornata di mercoledì 24 agosto ha di fatto ribaltato una prima sentenza, che aveva respinto la richiesta di estradizione di Spiteri.
Motivo? Secondo il magistrato di turno, il verbale di estradizione non sarebbe stato compilato correttamente non sarebbero state complete, rendendo il sospettato un uomo libero, dietro il pagamento di 20.000 euro di cauzione e altri 30.000 euro di garanzia personale.
Un ricorso del Procuratore generale alla Corte d’Appello aveva poi invalidato la decisione, fino ad arrivare alla nuova, e si spera definitiva, sentenza del 24 agosto.
Al momento del fermo, su Spiteri pendeva un mandato d’arresto internazionale emanato dal tribunale di Catania. L’uomo farebbe infatti parte di una strutturata banda internazionale di narcotrafficanti, arrestata lo scorso anno nel corso di una maxi operazione antidroga denominata “La Vallette”.
La rete del narcotraffico prevedeva l’importazione delle sostanze dall’Albania alla Sicilia, per poi essere smerciate in tutta Italia e a Malta. Secondo l’accusa Spiteri avrebbe anche incontrato in Italia Rosario Amico, leader dell’organizzazione, per pianificare il trasporto della droga sull’arcipelago tramite l’utilizzo di alcuni silos. Le autorità italiane avrebbero fornito intercettazioni e prove fotografiche per dimostrare il coinvolgimento di Spiteri nel giro di sostanze stupefacenti. Pesanti le accuse a carico del 56enne maltese: commercio e trasporto di sostanze stupefacenti e militanza in un’organizzazione dedita al traffico di droga. Per questi due reati, la legge italiana prevede pene massime che, se sommate, potrebbero portare ad una detenzione di circa 40 anni da scontare dietro le sbarre.
Dal momento della sentenza passeranno sette giorni prima dell’effettiva estradizione dell’uomo, che in questo arco temporale ha la possibilità di presentare appello sulla decisione del giudice.