Sei anni di carcere per traffico di esseri umani: è questa la condanna che il tribunale maltese ha inflitto a Han Bin e Jia Liu, rispettivamente amministratore delegato e direttore marketing di Leisure Clothing Ltd, azienda ai tempi tra le più importanti produttrici tessili dell’arcipelago, di proprietà della cinese CICET.
Secondo i resoconti forniti dai media locali i due, di nazionalità cinese, avrebbero sfruttato numerosi connazionali e altri lavoratori vietnamiti all’interno del settore produttivo nella fabbrica di Bulebel, sottoponendoli ad orari di lavoro insostenibili, in condizioni pessime e sottopagati. L’azienda, ormai chiusa dal 2017 dopo l’arresto dei due imputati, confezionava capi d’abbigliamento di alta qualità per importanti marchi mondiali come Emporio Armani e Karen Millen.
Nella giornata di venerdì 6 gennaio, la Corte d’appello ha condannato in via definitiva Han Bin e Jia Liu a sei anni di carcere ciascuno, con una decisione che è andata a ribaltare la precedente sentenza, che aveva assolto la donna e condannato l’amministratore delegato. Quest’ultimo, in possesso anche della nazionalità maltese, aveva però beneficiato della sospensione della pena, evitando così il carcere fino a oggi.
Infine, ai due imputati sono state addebitate le spese legali, mentre Leisure Clothing dovrà pagare una multa di 200.000 euro.