Kurt Scicluna, chef 31enne residente a Zejtun, è stato rilasciato su cauzione in relazione al maxi sequestro di 146 chilogrammi di cocaina dal valore stimato attorno ai 20 milioni di euro avvenuto al Malta Freeport il 12 novembre dello scorso anno.
Il sospettato è il terzo formalmente indagato in questo caso che, secondo gli inquirenti, coinvolge un’organizzazione criminale ben strutturata. Era stato arrestato insieme ad altre tre persone, tutti cittadini maltesi, nei giorni successivi l’operazione condotta dalla polizia che aveva portato al sequestro della droga proveniente dal porto di Guayaquil in Ecuador e nascosta in un camion in uscita dal Malta Freeport.
I panetti erano nascosti nella cabina del mezzo, dietro i sedili del conducente e del passeggero, e in un container, all’interno di sacchi pensati per eludere i controlli doganali.
Il tribunale ha accolto la richiesta di libertà provvisoria avanzata dalla difesa, fissando la somma del deposito cauzionale a 40.000 euro più quella della garanzia personale a 60.000 euro. Scicluna dovrà inoltre rispettare rigide condizioni, ovvero il divieto di varcare i confini nazionali, l’obbligo quotidiano di firma e sottostare al coprifuoco.
L’inchiesta, come accennato, oltre a Scicluna ha portato alla sbarra altri due uomini, Darren Dimech (46 anni, Fgura) e Roderick Camilleri (44anni, Birzebbugia), entrambi autisti per una compagnia di trasporti, fermati a novembre mentre cercavano di uscire dallo scalo a bordo del camion sospetto contenente il carico di droga.
Durante l’indagine sono stati sequestrati anche gioielli, una quantità significativa di denaro contante, auto di lusso, documenti e telefoni cellulari che si sospetta siano collegati alle attività illecite.
(photo credits: Malta Police Force)
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