Si è arrivati ad un punto importante mercoledì in tribunale, quando il magistrato ha deciso che ci sono prove sufficienti per formulare l’atto di accusa contro l’ex responsabile del customer care dell’Ufficio del Primo Ministro, Sandro Craus, l’ex segretario privato del Ministero della Famiglia Anthony Ellul, l’ex Amministratore Delegato della Housing Maintenance and Embellishment Co. Anthony Muscat, l’ex capo di Gabinetto, Keith Schembri, e Yorgen Fenech, principale sospettato di essere il mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia.
I cinque ex funzionari governativi sono infatti sotto processo con l’accusa di aver affidato un lavoro fantasma nel governo a Melvin Theuma, lo stesso che lo scorso anno rivelò di aver aiutato a organizzare l’attentato alla giornalista, su ordine di Fenech. La testimonianza contro il miliardario maltese gli valse la grazia presidenziale sul caso di omicidio, e permise anche agli inquirenti di aprire le indagini sul posto di lavoro da lui ottenuto presso la società governativa Housing Maintenance and Embellishment Co, circa 5 mesi prima dell’assassinio. Un luogo dove, però, Theuma non si sarebbe mai presentato, nonostante percepisse regolare stipendio.
Secondo quanto riportano i media locali, la decisione del magistrato sarebbe giunta il giorno dopo che il tribunale ha respinto l’ennesima richiesta da parte della difesa, che chiedeva venisse eliminata dagli atti la testimonianza resa da Theuma prima prima che quest’ultimo decidesse di non testimoniare contro i cinque, scegliendo il silenzio per evitare eventuali incriminazioni non “coperte” dalla grazia presidenziale della quale ha beneficiato, applicabile solo al caso Caruana Galizia. Il caso tornerà in tribunale il prossimo 25 novembre.