Brutta disavventura per un’autista della compagnia di taxi Bolt, che nella notte tra mercoledì e giovedì sarebbe stato brutalmente aggredito da un passeggero, riportando serie contusioni al volto.
L’episodio sembrerebbe aver sollevato contrasti e contestazioni in tribunale da entrambe le parti, alla ricerca di una versione ufficiale che in questa fase fatica ad essere delineata.
In pochi minuti la nottata di lavoro di Joseph de Celis Makyuta si è trasformata in un incubo ad occhi aperti. Verso le 4 di giovedì mattina, infatti, il tassista avrebbe prelevato un giovane passeggero britannico, Oliver Chandler Kassim, diciannovenne residente a Mellieha, dalla stazione di polizia di Valletta dove era stato temporaneamente trattenuto.
Secondo la ricostruzione fornita dalla presunta vittima, che ha riportato la vicenda sia su Facebook sia a diversi giornali maltesi, nel corso del tragitto Kassim avrebbe iniziato a fumare, appoggiando anche i piedi sul cruscotto. Un atteggiamento che sembrerebbe non essere stato contestato da de Celis Makyuta, che avrebbe invece preferito tacere dato l’evidente stato di alterazione in cui avrebbe versato il giovane, in preda ai fumi dell’alcol.
Secondo la testimonianza del tassista, ad un certo punto, giunti verso destinazione, il giovane inglese si sarebbe slacciato la cintura di sicurezza, iniziando a picchiare ferocemente e senza alcun motivo il tassista con l’aiuto di un tirapugni. Il folle raptus – come racconta de Celis Makyuta sul suo profilo Facebook – sarebbe durato almeno 7 minuti, durante i quali avrebbe tentato di suonare il clacson in cerca di aiuto.
Le foto delle ferite riportate durante l’aggressione sono state rese pubbliche, dando solo un’idea dell’efferata violenza che si sarebbe consumata all’interno dell’auto.
Il diciannovenne inglese è stato posto sotto arresto poco dopo la vicenda, con un un portavoce delle forze dell’ordine che ha raccontato come il giovane sia stato preso in custodia dagli agenti intorno alle 2:30 del mattino perché visibilmente ubriaco, per poi essere accompagnato presso la stazione di Polizia di Valletta. Una volta lì il ragazzo sarebbe stato calmato e gli stessi agenti avrebbero chiamato il taxi per riaccompagnarlo a casa, chiamata alla quale ha risposto Joseph de Celis Makyuta.
A mezzogiorno di giovedì 21 aprile la vicenda si è spostata all’interno delle aule di tribunale, evidenziando nuovi dettagli e contrasti tra accusa e difesa. Kassim, accusato di aver sferrato un’aggressione immotivata, si è dichiarato non colpevole.
Gli avvocati difensori, in particolare, hanno sollevato obiezioni riguardo la versione fornita da de Celis Makyuta sui fatti accaduti all’interno dell’auto, chiedendo come anche il giovane inglese avesse potuto riportare contusioni al volto ed alla schiena dopo che la presunta vittima aveva dichiarato di non essere riuscita a difendersi, legata dalla cintura di sicurezza.
In secondo luogo, sempre secondo la difesa, la ricostruzione fornita dal tassista include la presenza di un tirapugni, oggetto che sembrerebbe non essere stato individuato sia nella perquisizione sull’imputato precedente all’incontro con de Celis Makyuta avvenuta presso la stazione di polizia di Valletta, che nella successiva.
Proprio le dichiarazioni della presunta vittima, rilasciate in fretta e furia dal tassista alle testate locali e sui social network, sembrerebbero aver svolto un ruolo fondamentale all’interno dell’udienza, permettendo alla difesa di avanzare la richiesta di libertà su cauzione.
I legali difensori hanno ricordato che la versione della vittima era già stata raccontata e pubblicata sui principali media maltesi già dal primo mattino, suggerendo alla corte la necessità, a questo punto, di fornire a Oliver Chandler Kassim la libertà provvisoria su cauzione con i genitori del ragazzo come garanti.
Nonostante le opposizioni dell’accusa il magistrato ha accolto la richiesta, fissando la cauzione a 2.000 euro e con ulteriori 2.000 euro come garanzia personale. In aggiunta il giovane inglese avrà obbligo di firma quotidiano presso la stazione di polizia di Qawra, unito ad un ordine di protezione emesso in favore di de Celis Makyuta.
Per chiarire le dinamiche che hanno generato contestazioni tra accusa e difesa, inoltre, il magistrato ha deliberato per un’attenta visita medica in favore di Kassim, con l’obiettivo di individuare e certificare eventuali lesioni riportate.