Un giovane cittadino britannico che quattro anni fa aggredì con un tirapugni un tassista che lo aveva accompagnato a casa è stato condannato a due anni di carcere, con sospensione della pena per quattro anni, dopo essersi dichiarato colpevole dell’accaduto.
L’episodio si è verificato la notte del 20 luglio 2022 a Mellieha, meta finale della corsa in taxi prenotata dall’allora 19enne Oliver Chandler Kassim dalla stazione di polizia di Valletta dove era stato temporaneamente trattenuto in preda ai fumi dell’alcol, chiamata alla quale aveva risposto la vittima, Joseph de Celis Makyuta.
Secondo la ricostruzione dei fatti fornita da quest’ultimo che ai tempi denunciò la vicenda pubblicando le foto del suo volto tumefatto su Facebook, nel corso del tragitto in taxi Kassim iniziò a fumare, appoggiando anche i piedi sul cruscotto, in stato di evidente alterazione.
Ad un certo punto, giunti a destinazione, il giovane inglese si sarebbe slacciato la cintura di sicurezza iniziando a picchiare ferocemente e senza alcun motivo il tassista con l’aiuto di un tirapugni. Il folle raptus sarebbe durato diversi minuti, attimi durante i quali de Celis Makyuta avrebbe suonato il clacson in cerca di aiuto.
Oliver Chandler Kassim, ai tempi arrestato e poi lasciato libero su cauzione in attesa della sentenza, si era dichiarato non colpevole dell’accusa di gravi lesioni personali aggravate dall’utilizzo di un’arma. Tuttavia, dopo aver raggiunto un accordo tra accusa e difesa, il ventenne ha scelto di ammettere le proprie colpe e, sebbene il reato a lui imputato prevedesse una pena fino a dieci anni di carcere, il magistrato ha tenuto in considerazione la fedina penale intatta, la giovane età dell’imputato e il fatto che avesse avuto dei problemi di salute mentale.
Per questo motivo, Kassim è stato condannato a due anni di carcere con pena sospesa per quattro anni, oltre al pagamento delle spese processuali. Il tribunale ha inoltre emesso un ordine di protezione a favore della vittima della durata di tre anni.