Erano arrivati a Malta con la scusa di studiare l’inglese, ma in realtà avevano in mente di raggiungere altri Paesi europei per trovare lavoro. Con queste accuse la polizia ha arrestato due giovani vietnamiti, sorpresi mentre tentavano di volare in Germania con passaporti intestati ad altri, forniti da una terza persona anch’essa arrestata.
Le misure cautelari – riportano i media locali – sono scattate a seguito di mesi di indagini, dopo che alcuni cittadini provenienti dal Vietnam non sarebbero tornati in patria al termine del proprio ciclo di studi sull’arcipelago.
Secondo fonti della polizia che hanno testimoniato in tribunale lunedì, durante le indagini, le forze dell’ordine hanno iniziato a chiedere agli studenti vietnamiti presenti sul territorio di consegnare i passaporti, che sarebbero stati restituiti al termine degli studi solo dietro presentazione di un biglietto aereo per il Vietnam.
Ed è da qui che sono scattati gli arresti in aeroporto, proprio mentre i due imputati tentavano di raggiungere la Germania con documenti di terze persone.
Il 27enne Nguyen Van Hung è stato intercettato domenica pomeriggio mentre stava per prendere un volo per Berlino, fornendo un passaporto vietnamita appartenente ad un’altra persona.
Invece Tran Dinh Giap, 18 anni, è stato fermato nel pomeriggio di sabato, mentre cercava di lasciare Malta con un passaporto olandese non suo.
Entrambi si sono dichiarati colpevoli e sono stati condannati a scontare sei mesi di carcere, con il giudice che ha inoltre predisposto la consegna dei passaporti all’ufficio immigrazione, per valutare ulteriori misure nei confronti dei giovani.
Carcere anche per un terzo vietnamita, Tran The Xuong, 54 anni, fermato insieme a Giap. Con sé aveva il passaporto olandese utilizzato dal 18enne ed un altro passaporto appartenente ad una cittadina vietnamita non presente in aeroporto.
The Xuong si è dichiarato colpevole di aver aiutato i giovani a viaggiare fuori Malta violando le leggi sull’immigrazione e di essere in possesso di passaporti appartenenti a terzi. Secondo Malta Today, l’uomo ha inoltre ammesso di aver ricevuto almeno 20.000 euro per i suoi servizi.
Alla luce dei fatti, la Corte ha condannato il 54enne ad un anno effettivo di reclusione ed al pagamento di una multa di 6.000 euro.