Un imprenditore italiano si trova ad affrontare accuse di appropriazione indebita e frode a seguito di una serie di segnalazioni da parte di clienti insoddisfatti, che affermano di essere stati truffati su acconti per ordini di mobili importati dalla Sicilia e mai consegnati.
La questione è giunta all’attenzione delle autorità quando cinque clienti hanno presentato denunce penali contro la società di Giordano Domenico Perucchini, 56enne residente Pietà, sostenendo di aver versato un acconto del 50% sugli ordini di alcuni mobili acquistati da Estea Furniture e mai arrivati a destinazione, per i quali il venditore si sarebbe giustificato con scuse giudicate poco convincenti.
Sulla base delle prove raccolte durante l’indagine e riportate dai media locali, le autorità hanno deciso di procedere legalmente nei confronti del Perucchini, che è stato accusato di avere truffato almeno sette clienti e di essersi appropriato dei loro fondi. Le somme coinvolte nella presunta frode variano da 500 euro ad oltre 5.000 euro.
Comparso in tribunale nel pomeriggio di venerdì, l’imputato si è dichiarato non colpevole delle accuse penali a suo carico. Il suo avvocato difensore ha restituito un quadro complesso della situazione, citando le difficoltà personali affrontate da Perucchini nei nove mesi precedenti. La grave malattia e l’imminente intervento chirurgico della propria compagna (anch’essa coinvolta nella società), avrebbero rappresentato un peso troppo grande da sopportare per l’imputato, che è stato improvvisamente chiamato a gestire l’azienda da solo.
La difesa ha inoltre sostenuto che lui stesso è stato vittima di attività fraudolente perpetrate da terzi, che hanno aggravato ulteriormente la sua situazione nella gestione degli ordini. Per porvi rimedio, ad alcuni clienti Perucchini avrebbe offerto soluzioni temporanee ed altri sarebbero stati rimborsati per un totale di 24.000 euro negli ultimi mesi.
L’accusa si è opposta alla richiesta di libertà su cauzione avanzata dalla difesa, evidenziando il rischio di fuga dell’imputato.
Dopo aver valutato attentamente tutte le argomentazioni, in questa fase il magistrato ha optato per porre Perucchini in custodia cautelare.