Un cittadino libico di 39 anni è stato condannato a sei anni di carcere poiché ritenuto colpevole di corruzione di minore a danno di una ragazzina di dieci anni.
La vicenda si è verificata nella prima serata del 28 ottobre 2019 a Marsalforn, Gozo. Secondo le ricostruzioni fornite in tribunale, la minorenne stava camminando da sola lungo Triq il-Qbajjar quando l’imputato, Abdussalam Elfitouri, avrebbe attraversato la strada per raggiungerla, intrattenendo una conversazione con lei.
I due sarebbero poi entrati nell’area comune di un condominio dove l’uomo le avrebbe abbassato i pantaloni e le mutandine, facendo lo stesso con i suoi. A quel punto, la giovane si sarebbe rivolta a lui domandandogli le motivazioni del gesto e riferendogli di avere solo dieci anni, prima di rivestirsi e andarsene. Il 39enne avrebbe replicato affermando di credere che fosse più grande.
Sul caso sono però state fornite testimonianze contrastanti, con Elfitouri che ha negato la versione della minore ritenedendola frutto di una “invenzione” dei suoi genitori con l’obiettivo di incastrarlo in seguito a una disputa finanziaria che avrebbero avuto quel giorno.
Secondo l’uomo, infatti, il padre della ragazza sarebbe stato solito denunciare per molestie sulla figlia ogni persona con la quale avrebbe avuto dissapori finanziari.
Tuttavia, la Corte ha ritenuto attendibile e coerente la versione della minore, evidenziando le incongruenze in quella fornita dall’imputato, condannando pertanto quest’ultimo a sei anni di carcere per i reati di corruzione di minore a danno di una persona di età inferiore ai 16 anni ed atti osceni in luogo pubblico, più al pagamento di 657 euro di spese processuali, assolvendolo però dall’accusa di atto sessuale non consensuale. Il nome dell’imputato è stato inoltre inserito nel registro dei molestatori di minori.
(immagine di archivio)
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