Si è aperto lunedì il processo a carico del catanese Davide Bonanno, 45 anni, arrestato nel 2018 a Sliema nel corso di un’operazione antidroga con l’accusa di traffico e importazione di 25 chili di cannabis per un valore superiore ai 500.000 euro.
L’uomo, residente a Pembroke, fu colto in flagrante 5 anni fa durante un’irruzione delle forze dell’ordine all’interno di un garage in costruzione a Triq Mattew Pulis, Sliema, durante la quale la polizia arrestò anche altri due suoi conterranei.
In quell’occasione le autorità avevano rinvenuto la droga, trasportata dalla Sicilia a Malta attraverso alcuni container dichiarati contenere “beni alimentari”, imballata all’interno di pacchetti di fazzoletti, con la firma di Bonanno che compariva sulla lettera di spedizione.
Ad inchiodare il 45enne era stata una soffiata alle forze dell’ordine relativa al contenuto del rimorchio commerciale, spingendo le autorità ad organizzare quella che in gergo viene definita una “consegna controllata”, che permise di incastrare il destinatario della merce (ovvero Bonanno) nel momento in cui siglò il foglio di consegna.
Chiamato in giudizio due giorni dopo il raid, l’uomo scelse deliberatamente di non rispondere ad alcuna domanda, comprese quelle riguardanti le sue generalità, dichiarandosi tacitamente non colpevole, secondo la prassi giudiziaria.
Durante l’udienza preliminare del 2018, il magistrato decretó il congelamento di tutti i beni dell’imputato, compresi quelli detenuti da terze persone, vietandone il trasferimento e disponendo la custodia cautelare per Bonanno.
Nei prossimi giorni, seguiranno ulteriori dettagli sul processo.