Procede la raccolta prove contro Rica Mifsud Grech, Jurgen Falzon e Luca Brincat, i giovani poliziotti accusati di gravi atti di violenza ingiustificata.
Ai tre agenti sono contestati i reati di sequestro di persona, abuso di autorità, arresto illegale, detenzione di persona contro la sua volontà, tentate lesioni personali gravi, oltre a lesioni lievi aggravate da motivi razziali.
Come riportato dai media locali, nella giornata di martedì 18 ottobre in tribunale avrebbe testimoniato un sergente di polizia, affermando di aver ricevuto una telefonata la sera del 3 ottobre, in cui un collega gli avrebbe raccontato voci sentite da altri poliziotti, sui tre imputati. Sul momento il testimone non sarebbe intervenuto, salvo poi venire a conoscenza in seguito dei dettagli sui pestaggi ai quali erano stati sottoposti alcuni cittadini stranieri, come avvenuto a Marsa: «C’erano alcuni civili ad attenderli, che hanno indicato un uomo dalla pelle scura da prelevare. È stato fatto salire sull’auto della polizia. Sono andati in una zona appartata di Qormi, vicino alla stazione di servizio di Gaffarena. Un agente mi ha raccontato che quella persona era stata picchiata e aveva perso i sensi. L’hanno lasciato lì e se ne sono andati. Un altro poliziotto mi ha riferito che a volte andavano a Marsa a svegliare persone di colore che dormivano per strada, con schiaffi e a volte utilizzando anche il taser».
Il sergente ha proseguito raccontando altri fatti che gli sarebbero stati riportati, più o meno dello stesso tenore e gravità, confermando anche vicende raccontate da altri testimoni nella precedente udienza. Tra questi, il pestaggio di un cittadino straniero, colpito anche al volto con una pietra, e lasciato sofferente sempre nella zona di Qormi.
In aula è però stata ascoltata anche una testimonianza che potrebbe “aiutare” la difesa degli imputati. Una psichiatra avrebbe infatti affermato che una delle presunte vittime, di origine somala, sarebbe affetta da gravi turbe psichiche, tali da renderla un pericolo pubblico: «Ha una personalità antisociale. Il suo comportamento può essere molto impegnativo e minaccioso. Non rispetta le regole e ha la tendenza a far degenerare le situazioni, soprattutto dopo aver assunto alcol, cocaina e cannabis», ha spiegato la dottoressa.
Non solo: il cittadino somalo sarebbe stato anche ricoverato all’ospedale psichiatrico Mount Carmel fino al 15 settembre, dove avrebbe minacciato medici e personale sanitario. L’uomo sarebbe affetto anche da schizofrenia, disturbo antisociale della personalità e farebbe abuso di droga e alcol.
Il caso tornerà in aula nei prossimi giorni. Al momento, i tre giovani agenti si trovano ancora in custodia cautelare.
Bisogna sempre sapere in tutti i casi che non si può fare di tutta un’erba un fascio. Cattiva gente è buona gente la trovi in tutto il mondo.