Svolta clamorosa sul caso di Twain Sciberras, giovane accusato di aver pestato due buttafuori con un tirapugni in un locale di Paceville nel dicembre 2019.
La Corte d’appello ha infatti annullato la condanna originaria di sei anni di reclusione a causa di un errore materiale (classificato generalmente come svista, equivoco o dimenticanza del giudice) nel giudizio emesso in primo grado.
Sciberras, allora 19enne, era stato ritenuto colpevole di aver inflitto gravi lesioni ai due addetti alla sicurezza, uno dei quali aveva riportato una frattura cranica mentre all’altro era stato spaccato il labbro, ricucito con diciotto punti di sutura.
Tuttavia, il giudice del tribunale di primo grado aveva erroneamente inquadrato il reato come se il giovane avesse procurato “lesioni lievi” al posto di “gravi”, in contrasto con le evidenze presenti, inclusi filmati delle telecamere di sicurezza che documentavano l’aggressione.
La difesa ha prontamente contestato la sentenza, sostenendo che l’errore nella qualificazione delle lesioni rappresentava una violazione del principio fondamentale di una corretta applicazione del diritto. Dopo varie analisi, la Corte d’appello ha concluso che lo “scivolone” era così sostanziale da compromettere la legittimità del giudizio, a prescindere dall’accaduto.
Di conseguenza, la condanna a sei anni è stata annullata e il caso è stato rinviato alla Magistratura, dove un nuovo giudice dovrà pronunciarsi sulla sentenza tenendo conto di tutte le evidenze a disposizione, a distanza di sei anni dalla vicenda.
(immagine di repertorio)
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