Lo scandalo sull’accordo-truffa legato alla privatizzazione di tre ospedali pubblici rischia di fare vittime illustri. È infatti notizia dell’ultim’ora l’inserimento nel registro degli indagati dell’ex Primo ministro Joseph Muscat, di Keith Schembri (ex capo di gabinetto proprio durante il mandato di Muscat) e di Konrad Mizzi, ex ministro e membro del Parlamento fino al 2022.
Per i tre si tratta di di una convocazione a giudizio su accuse penali, pertanto non saranno arrestati e dopo l’udienza potranno presumibilmente tornare a casa. L’inchiesta vede in totale 19 nomi a registro, tra persone fisiche e società sospettate di essere implicate negli illeciti. Secondo quanto emerso, le indagini sono state divise in tre lotti diversi, con Muscat, Schembri e Mizzi inseriti nel primo elenco di accusati.
Le convocazioni in tribunale arrivano al termine dell’inchiesta istruita per appurare se gli imputati abbiano commesso reati in relazione all’accordo per cedere tre ospedali statali a Vitals Global Healthcare e Steward Health Care poi. L’ex presidente dell’Ong Repubblika, Robert Aquilina, avrebbe affermato a Times of Malta di aver ricevuto conferma che tutte le persone menzionate dal magistrato inquirente saranno formalmente accusate.
Dal canto suo, Muscat ha sempre etichettato l’inchiesta come una vendetta politica, e di non essere sorpreso delle accuse mosse suo carico. Tra gli indagati compare anche Chris Fearne, candidato alla Commissione Europea, che sostiene la propria innocenza e di non aver nulla da nascondere.
Ora, il magistrato al quale verrà assegnato il caso stabilirà una data per il rinvio a giudizio, notificando agli indagati i capi d’accusa, al momento non ancora resi noti.