Ha preso il via martedì il processo a carico di Paul Borg, 68enne di Zebbug accusato di tentato omicidio nei confronti di Mario Grech. Gli eventi risalgono al 12 settembre 2020, quando la vittima, impegnato in alcuni lavori presso la casa del figlio, si trovava su una scala vicino al muro che separa la proprietà da quella dell’imputato.
Proprio in quel momento, secondo l’accusa, Borg sarebbe salito sul tetto della propria abitazione e avrebbe lanciato due mattoni in direzione di Grech che, se non si fosse spostato, avrebbe rischiato di morire, come testimoniato in aula dai periti incaricati dal tribunale.
L’udienza ha visto anche la testimonianza di un agente di polizia, che nel 2020 si trovava sul luogo per cercare di mantenere l’ordine mentre le tensioni tra i vicini continuavano ad aumentare.
Questo episodio si inserirebbe in una “faida” tra vicini che, secondo le testimonianze, aveva radici profonde, già antecedenti a questo episodio.
Già nel 2019, Borg era stato accusato di un’aggressione nei confronti di Grech, questa volta utilizzando un manico di scopa spezzato. Durante quell’attacco, la vittima riportò lesioni significative e tagli al volto, con testimoni oculari che affermarono che la moglie e il figlio di Borg avrebbero continuato a colpire Grech con calci e pugni anche mentre era a terra.
Il 68enne ora deve affrontare un totale di cinque accuse, tra cui tentato omicidio, lesioni personali gravi, resistenza alle autorità e danneggiamento di proprietà altrui. Nonostante le gravi imputazioni, nega ogni contestazione.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato