È costata cara la bravata, o forse sarebbe meglio dire l’atto di “leggerezza”, di cui si è reso protagonista sabato notte un turista italiano a Malta, finito poco fa in tribunale con l’accusa di aver danneggiato l’ingresso principale dell’Auberge de Castille a Valletta, palazzo inserito nella lista dei Beni Culturali delle isole maltesi e oggi sede del Consiglio dei Ministri.
Il tutto sarebbe partito da una foto che l’imputato, Vittorio Emanuele Savoia, studente 20enne originario di Crotone, avrebbe scattato nella notte del 9 settembre scorso e che lo ritraeva davanti allo storico edificio insieme ad uno scooter preso a noleggio, con il quale aveva salito e sceso i gradini di marmo del palazzo, rovinandone otto.
Il giovane è stato rintracciato attraverso il video delle telecamere a circuito chiuso della zona, dopo che un agente di guardia aveva notato i danni procurati dal passaggio della motocicletta portata a mano fino all’ingresso dell’Auberge.
Condotto in caserma nella giornata di ieri, Savoia ha subito confermato di essere stato lui stesso l’artefice del gesto, dichiarandosi tuttavia estraneo ai danni procurati al bene culturale, quindi del tutto non intenzionali.
Versione riconfermata anche oggi in tribunale, dove è stato riferito che il costo per riparare i gradini ammontava ad un totale di 400 euro stimato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, ben diverso dalla cifra ipotizzata inizialmente dall’avvocato della Procura che aveva imputato al giovane danni per oltre 1.000 euro, senza più correggere l’atto di accusa, nonostante la polizia avesse riferito che il gesto non era intenzionale.
Una “svista” che è costata allo stesso un’ammonizione da parte del giudice, che – come riportano i media locali – ha rimarcato come atteggiamenti simili siano fuorvianti per la corte, oltre che intollerabili ed “ingiusti” quando in ballo c’è da decidere per la libertà di una persona.
Il tribunale ha infine condannato Savoia a un anno di reclusione con pena sospesa per un anno, e al pagamento di una multa di 2.000 euro da versare in aggiunta ai 400 euro già depositati per riparare i danni.