Gli sforzi delle autorità per ritrovare i vasi antichi e l’orologio rubati dal Palazzo del Gran Maestro durante la cerimonia di insediamento della Presidente Myriam Spiteri Debono sono stati premiati, con la Polizia che ha rintracciato i manufatti all’interno della casa privata di Anthony “Tony” Stivala, un antiquario 67enne residente a Iklin.
Sebbene all’appello manchi ancora uno dei tre artefatti (si tratterebbe di una replica di un vaso del XX secolo del valore di appena 300 euro), la pista seguita dalla polizia ha confermato la colpevolezza di Ljubica Zivkovic, project manager per una ditta di restauro coinvolta nei lavori al palazzo, che il giorno stesso del furto si era recata al negozio di antichità di proprietà di Stivala, frequentato anche in altre occasioni dal sedicente architetto.
Secondo quanto riferito davanti la corte, l’uomo non sarebbe stato a conoscenza della provenienza criminale degli oggetti consegnati dalla 52enne fino a quando, nel corso delle settimane successive, avrebbe appreso dai giornali come i tre oggetti entrati in suo possesso erano stati derubati dalla “casa” del Presidente della Repubblica.
Nonostante la consapevolezza del reato, l’antiquario ha dichiarato di aver deciso di non allertare le autorità per paura della sua posizione, salvo poi mostrarsi collaborativo una volta che le indagini hanno portato la polizia a presentarsi al suo negozio, dove, dopo aver confessato di essere in possesso delle opere d’arte ricevute proprio da Zivkovic, ha deciso spontaneamente di accompagnare gli agenti nella sua residenza e riconsegnare i vasi e l’orologio conservati in perfette condizioni avvolti da asciugamani.
Avendo appurato la negligenza del 67enne di Iklin che è risultato inoltre sprovvisto del modulo che usualmente viene compilato dai clienti proprio per verificare che non stiano vendendo oggetti rubati, il tribunale ha riconosciuto la colpevolezza di Stivala condannandolo a due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena fissata a quattro anni. Nelle prossime settimane, con tutta probabilità, l’antiquario sarà chiamato a testimoniare contro l’architetto serbo.