Violazione della Costituzione di Malta, dei diritti dei cittadini e del diritto dell’Unione Europea: sulla base di questo la Ong Repubblika ha presentato ricorso contro il disegno di legge del governo sulla riforma delle inchieste “magistrali”, così viene chiamato a Malta il metodo che consente ai privati cittadini, direttamente o tramite avvocato, di presentare un esposto all’autorità giudiziaria circa presunti illeciti, affinché la magistratura possa valutare se ricorrano ipotesi di reato e, nel caso, avviare le indagini.
Secondo la Ong, la possibilità per i cittadini di richiedere direttamente l’avvio di un’inchiesta magistrale è fondamentale in un Paese in cui la polizia non è stata ripetutamente in grado di indagare su reati legati alla corruzione. In merito a questo, Repubblika ha sottolineato che, senza il sistema attualmente in vigore, procedimenti penali come quelli contro l’ex Primo Ministro Joseph Muscat, l’ex capo di Gabinetto Keith Schembri e l’ex ministro Konrad Mizzi non sarebbero mai stati avviati. Stessa cosa vale per altri scandali legati alla corruzione che coinvolgono sempre ex ministri e funzionari di alto livello, come per l’accordo-truffa sulla privatizzazione degli ospedali pubblici, lo scandalo Electrogas e quello di Allied Newspaper.
Il disegno di legge numero 125, che di recente ha superato la seconda lettura in Parlamento con il “sì” dei parlamentari al governo e il voto contrario di quelli del Partito Nazionalista, prevede, tra le varie cose, che i privati cittadini debbano rivolgersi alla polizia e non più a un magistrato per denunciare un presunto illecito, dopodiché attendere sei mesi prima di potersi relazionare con la Corte penale. Inoltre, sarà necessario presentare prove più solide e sostanzialmente schiaccianti rispetto a quelle attualmente richieste, e non si potrà più ricorrere in appello nel caso di rifiuto.
Repubblika ha citato la legislazione europea per sottolineare che gli Stati membri dell’UE sono obbligati a proteggere lo stato di diritto e non possono introdurre norme che lo indeboliscano. L’Ong sostiene che questa riforma rappresenti una violazione di tali principi e quelli della Costituzione di Malta, che impone al Parlamento di legiferare nel rispetto del diritto europeo.
Repubblika, tramite il ricorso presentato dall’avvocato Jason Azzopardi, ha infine avvertito il governo che, se la riforma verrà approvata in Parlamento, saranno intraprese ulteriori azioni legali.
(immagine di archivio, credits: Repubblika)
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