Sono comparsi davanti al giudice martedì pomeriggio i tre individui arrestati domenica sera con l’accusa di aver rapinato una gioielleria di Zurrieq lo scorso 25 agosto, durante la quale il titolare del negozio è stato ridotto in fin di vita, trasportato d’urgenza in ospedale in gravissime condizioni.
Secondo le ricostruzioni fornite in tribunale dall’ispettore di polizia a capo del caso, la chiamata d’allarme ha raggiunto la centrale di polizia della cittadina attorno alle 19:30, segnalando una presunta rapina presso il punto vendita di Triq Dun Guzepp Zammit. Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno dovuto scassinare la porta di ingresso per liberare Joseph Carabott, il gioielliere 67enne, che era stato brutalmente aggredito, legato e rinchiuso all’interno.
Ad incastrare i tre malviventi ci hanno pensato i filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso, che hanno consentito alla polizia di identificarli ed arrestati domenica sera presso una residenza a Sliema, mentre tentavano di darsela a gambe cercando di sfuggire alla legge.
Uno degli imputati risponde al nome di Donna Sciberras, 29 anni, volto noto alle forze dell’ordine, che secondo Malta Today era già stata incarcerata nel 2015 quando insieme ad altri due uomini aveva aggredito e rapinato un anziano. Una vicenda che a quanto pare non servì a fermarla, dato che quattro anni più tardi Sciberras finì di nuovo nei guai ripetendo gli stessi reati nei confronti di un altro anziano, in quel caso costretto su una sedia a rotelle.
In tribunale, la donna si è dichiarata non colpevole delle accuse di tentato omicidio, lesioni personali gravi procurate da uno strumento affilato e appuntito, sequestro di persona, furto aggravato e danni volontari per un valore di oltre 2.500 euro, detenzione d’arma bianca in pubblico ed utilizzo durante il crimine, nonché disobbedienza a pubblico ufficiale. A questi capi di imputazione si aggiungono quelli della violazione della libertà su cauzione ottenuta da precedenti reati e recidiva.
Anche gli altri due imputati, entrambi di nazionalità marocchina, si sono dichiarati non colpevoli delle accuse: Zouhair Hadoumi, 26 anni, elettricista e idraulico residente a Sliema, e Mohamed Anas Boualam, 37 anni, installatore di infissi che vive a Zebbug.
In aula ha gettato scompiglio la reazione di Sciberras che, secondo quanto scritto da Times of Malta, in attesa dell’inizio dell’udienza, dal banco degli imputati si sarebbe scagliata contro il più giovane dei suoi due presunti complici, accusandolo di aver addossato ogni colpa a lei e all’altro uomo. Il tutto si è risolto con gli agenti di polizia che hanno fatto uscire dall’aula l’individuo, per poi rientrarvi sedendogli accanto.
In questa fase del processo gli avvocati difensori non hanno fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione, pertanto i tre rimarranno in custodia cautelare in attesa dell’inizio della raccolta prove. Il magistrato ha emesso un’ordinanza di protezione a favore del gioielliere.