Speranze di recupero ridotte al lumicino. Sono le brutte notizie riportate dai medici in Tribunale, circa le condizioni di salute di Joseph Carabott, il gioielliere brutalmente picchiato da tre rapinatori il 25 agosto 2023 a Zurrieq, che quindi non potrà testimoniare contro i sospettati della folle aggressione.
Nella giornata di mercoledì a testimoniare è infatti stato il neurochirurgo Anthony Zrinzo che, secondo quanto riferisce Times of Malta, ha esposto un quadro clinico della vittima che ha ben poco di positivo. Partendo dal principio, Carabott è arrivato all’ospedale Mater Dei già privo di conoscenza, con vari lividi e gonfiori in volto.
Gli esami strumentali successivi all’intubazione hanno poi evidenziato fratture al cranio, sull’orbita oculare, allo zigomo e alla mascella, tutto sul lato sinistro, oltre ad alcune costole rotte. A rendere la situazione ancora più grave c’era la presenza di sangue tra i due emisferi del cervello e contusioni al lobo frontale. Non solo: una successiva tac ha fatto inoltre emergere che l’uomo aveva anche avuto un ictus.
A oggi, i miglioramenti sarebbero stati quasi impercettibili. Secondo Zrinzo, la vittima al momento sarebbe solo in grado di aprire gli occhi e di respirare autonomamente. Attualmente Carabott è ricoverato presso una struttura per lunghe degenze, e nulla fa presagire che possano esserci risvolti positivi, almeno nel breve periodo. A fronte di ciò, il neurochirurgo ha escluso categoricamente che il 67enne possa comparire in Tribunale.
I sospettati della violenta rapina sono Donna Sciberras, 29enne maltese con diversi precedenti penali, e due uomini di origine marocchina: Mohamed Anas Boualam (37 anni) e Zouhair Hadoumi (26 anni). I tre sono accusati di tentato omicidio, sequestro di persona e furto aggravato. Nonostante le immagini registrate dalle telecamere circuito chiuso, gli imputati continuano a dichiararsi non colpevoli.