André Gove, 35 anni, è stato condannato al pagamento di una multa di 27.000 euro dopo aver ammesso di aver truffato cittadini extracomunitari, ai quali prometteva falsi posti di lavoro a Malta in cambio di migliaia di euro.
Gove, unico azionista nonchè direttore e rappresentante legale della società ZE Services Limited, è stato arrestato nei giorni scorsi sulla base delle numerose denunce presentate da lavoratori migranti.
Le indagini nei suoi confronti sono iniziate nell’aprile di due anni fa, quando un cittadino indiano segnalò all’ufficio del Difensore Civico (Ombudsman, a Malta) e a Jobsplus di aver corrisposto alla ZE Services la somma di 8.000 euro per ottenere un lavoro sull’arcipelago. Tuttavia, una volta messo piede sul territorio, il lavoratore ottenne solo un permesso di soggiorno e niente più, nemmeno la retribuzione per il lavoro svolto.
Ulteriori denunce sono emerse nei mesi successivi, quando altri migranti riferirono all’agenzia Identità, di essere stati ingannati con offerte di lavoro che si rivelarono inesistenti al loro arrivo. In un caso documentato il 28 febbraio 2024, due extracomunitari denunciarono il medesimo “trattamento”. Due cittadini indiani raccontarono inoltre alla polizia di aver pagato circa 8.000 euro ciascuno per un impiego che fu poi annullato direttamente dalla società. Un’indagine informatica interna rivelò che Gove aveva utilizzato le proprie credenziali per accedere al portale governativo e caricare personalmente le richieste di lavoro dei migranti, per poi procedere anche alla loro “cessazione”.
Nonostante rischiasse anche il carcere, il tribunale ha accolto la tesi difensiva secondo cui l’azienda fosse realmente attiva nel reclutamento di personale da Paesi terzi e che quanto accaduto sia stato frutto di un “malinteso”.
Il magistrato, tenendo conto del casellario giudiziale e della confessione anticipata dell’imputato che si è dichiarato colpevole di traffico di esseri umani, falsa dichiarazione a un’autorità pubblica e violazione delle leggi sull’immigrazione, ha deciso di condannarlo esclusivamente al pagamento della multa.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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