L’ex primo ministro maltese Joseph Muscat, è stato annoverato nella lista dei ventisei testimoni nel processo contro Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno italiano, nell’udienza tenutasi a Palermo nei giorni scorsi.
A diffondere la notizia i media italiani, che nelle ultime ore hanno riportato i dettagli del processo che vede imputato il leader della Lega, accusato di sequestro di persona e omissioni di atti d’ufficio per aver impedito alla nave della ONG Open Arms di attraccare a Lampedusa nell’agosto del 2019. A bordo c’erano 147 migranti soccorsi in mare, rimasti sull’imbarcazione diversi giorni, fino all’ordine della procura.
L’udienza, dopo il primo rinvio del processo, è stata in gran parte procedurale ed ha fissato un nuovo rinvio per il 17 dicembre. I giudici hanno autorizzato la citazione di tutti i testimoni, cambiando le carte in tavola rispetto alle richieste dei Pm volte a circoscrivere il processo al divieto di sbarco dei migranti: dall’ex primo ministro maltese Muscat, all’ex capo dell’Aise Carta, dal giornalista Nello Scavo, all’attore americano Richard Gere, sono decine i “volti noti” chiamati a rilasciare testimonianze.
Come si evince dalla testata italiana La Sicilia, per i Pm era inutile la citazione di Muscat, anche perchè protetto da immunità diplomatica, quindi non soggetto agli obblighi previsti per i testimoni dalla legge italiana. La scelta era stata presa dalla difesa di Salvini con l’intento di dimostrare che la ONG Open Arms scelse deliberatamente di attraccare a Lampedusa, nonostante avesse avuto la possibilità di farlo anche a Malta.
Il processo, rinviato a dicembre, potrebbe vedere Salvini scontare un massimo di 15 anni di carcere qualora fosse condannato. Come riportato da Times of Malta, Muscat ha dichiarato che “finora” non è stato chiamato a testimoniare.