Un 26enne di Pembroke, neolaureato in psicologia, si è dichiarato colpevole di aver acquistato e condiviso materiale pedopornografico su KidFlix, una delle piattaforme online più seguite dagli orchi di tutto il mondo, recentemente smantellata nell’ambito dell’operazione internazionale coordinata da Europol e denominata “Stream”, che finora ha portato all’identificazione di 1.393 sospettati, 79 dei quali già finiti in manette, due su territorio locale.
Le indagini, avviate nel 2022 su richiesta delle autorità bavaresi, hanno rivelato numeri allarmanti circa la piattaforma creata dai criminali informatici che ne hanno tratto enormi profitti tramite gli accessi riservati previo pagamento in criptovalute (si parla di 1,8 milioni di utenti in tre anni).
Durante l’arresto su territorio locale avvenuto lo scorso 10 marzo, il giovane maltese, volontario presso una Ong, pare aver collaborato con gli inquirenti fornendo le password dei suoi dispositivi e ammettendo le proprie responsabilità già in fase di interrogatorio, riconoscendo inoltre di aver bisogno di supporto per affrontare i problemi di salute mentale.
Per queste ragioni, l’accusa ha chiesto che l’imputato fosse sottoposto a cure psicologiche e alla sospensione condizionale della pena, trovando il consenso della difesa che, nel frattempo, ha ottenuto la libertà su cauzione per il proprio assistito, sottolineando il suo comportamento collaborativo e il rispetto delle misure cautelari mostrato in fase di indagine.
La Corte ha però imposto condizioni restrittive: obbligo di dimora presso l’abitazione della madre, deposito cauzionale pari a 1.000 euro e l’iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali.
Per Malta si tratta del secondo arresto in relazione all’operazione “Stream”, dopo che la scorsa settimana un altro giovane maltese di 27 anni è comparso davanti al giudice dichiarandosi colpevole delle accuse.
(immagine di repertorio)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato