È tornato in aula il caso del brutale pestaggio avvenuto la notte di Capodanno a Paceville che ha visto cinque buttafuori finire in tribunale dopo che un filmato li ha immortalati mentre prendevano a caldi e pugni Ahmed Adam Idriss Albarjo, studente sudanese di 30 anni, a sua volta finito sotto accusa per aver scagliato una bottiglia rotta contro uno dei suoi aggressori.
Nel procedimento a carico di Riald Gragjevi, 21enne albanese per primo a comparire davanti al giudice lo scorso 4 gennaio, a ricostruire le dinamiche dell’accaduto ci ha pensato l’ispettore di polizia che – secondo i resoconti dei media locali – ha dichiarato che l’episodio di violenza sarebbe stato innescato dallo stesso Albarjo, al quale era stato negato l’ingresso al club l’Havana poiché ritenuto sprovvisto di un documento identificativo valido.
I filmati delle diverse telecamere di sicurezza installate nella zona avrebbero ripreso lo studente mentre lasciava la scena dove è riapparso poco più tardi, dopo la mezzanotte, con una bottiglia di vetro che avrebbe provato a lanciare contro uno dei buttafuori, fermato da Gragjevi che l’ha spintonato prima di essere raggiunto alla schiena dallo stesso oggetto scagliato da Albarjo, poi datosi alla fuga.
Da lì pare aver avuto inizio la rissa, con il 30enne raggiunto da diversi buttafuori che l’hanno preso a calci e pugni mentre era steso a terra inerme. Nonostante sia finito in ospedale, Albarjo non ha mai sporto denuncia alla polizia che sarebbe venuta a conoscenza del pestaggio collegando i filmati pubblicati sul web da Lovin Malta e la denuncia che, invece, quella sera era stata presentata da Gragjevi, dopo essere rimasto ferito nel lancio della bottiglia.
A proposito dei filmati inviati al portale che hanno dato il via alle indagini, sarebbero stati girati da due distinte angolazioni e da due diverse persone che la polizia sta ancora cercando di rintracciare; pertanto al momento non è ancora stato confermato se le immagini possano essere state modificate o meno, tuttavia le scene corrispondono alle riprese immortalate dalle telecamere di sicurezza della zona dove è avvenuto l’incidente.
Nonostante le rimostranze dell’accusa circa il fatto che il caso verta su un buttafuori che ha picchiato una persona stesa a terra, Gragjevi ha ottenuto la libertà su cauzione previo deposito di 2.000 euro e garanzia personale di 13.000 euro. A questo si aggiunge anche un’ulteriore garanzia di 15.000 euro fornita dal datore di lavoro del 21enne che dovrà firmare il libretto di cauzione tre volte a settimana, weekend compreso.