Un 48enne residente a Gzira è stato condannato per aver aggredito verbalmente e fisicamente tre agenti di polizia a seguito di un alterco scoppiato in un bar di Paceville in cui l’uomo si era recato insieme al figlio nelle prime ore di domenica mattina.
Secondo l’Independent, lo scontro è nato proprio dopo che quest’ultimo è stato avvicinato dalla polizia con cui aveva innescato una leggera discussione, scatenando così la reazione di di Agrippino Felice (questo il nome dell’imputato) che, alterato dai fumi dell’alcool, non avrebbe sentito ragioni, neanche quelle del proprio figliolo che aveva provato invano a sedare gli animi e trascinare il padre fuori dal locale.
Implacabile così la replica dell’imputato che avrebbe preso parte alla discussione con minacce e insulti, costringendo così gli agenti a caricarlo sulla volante prima che il suo stato di alterazione potesse creare ulteriori problemi ai presenti.
Proprio sulla strada antistante al bar di Paceville è arrivata la furente reazione del 48enne che avrebbe dato vita alla baraonda, colpendo con una testata uno degli agenti ferendolo leggermente, per poi dar seguito alla “lotta” sputando e inferendo calci all’indirizzo dei colleghi intervenuti, il tutto, ripreso dalle body cam in dotazione delle autorità.
L’uomo si è fin da subito dichiarato colpevole delle accuse di disturbo della quiete pubblica, ubriachezza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, andando incontro alla condanna del tribunale per scontare 18 mesi di detenzione sospesi per due anni e al pagamento di una multa di 4.000 euro, con l’ulteriore emissione di un’ordinanza restrittiva della durata di due anni in favore degli agenti aggrediti.
Secondo gli avvocati difensori di Felice, la collera del 48enne sarebbe stata amplificata dall’avverso momento psicologico dell’uomo alle prese con le difficili condizioni di salute della moglie.