Tre uomini dovranno affrontare un processo per omicidio colposo in seguito alla tragica morte di Bari Balla, operaio edile albanese di 51 anni e padre di sei figli, deceduto nell’aprile 2024 nel crollo del tetto di un edificio a Sliema. Nell’incidente rimase ferito anche suo genero, Genti Prodani, 31 anni.
Alla sbarra i due appaltatori Kurt Galea (33 anni) e Anthony James Fisher (42 anni), più Luca Miceli Demajo (33 anni), direttore della società proprietaria dell’edificio, la Oratorian Capital Ltd.
Samuel Borg (34 anni), un altro direttore della società, è stato invece scagionato dalle accuse di omicidio colposo per insufficienza di prove. Tutti si sono dichiarati non colpevoli di ogni contestazione.
Nel corso dell’udienza preliminare, era emerso che i lavori in corso presso l’edificio erano irregolari, poiché non erano stati ottenuti i permessi necessari. Il tribunale ha accertato che la Oratorian Capital Ltd aveva ottenuto l’autorizzazione per l’aggiunta di un piano e l’estensione di quelli esistenti, ma gli interventi erano iniziati prima della scadenza del periodo di 30 giorni previsto per la presentazione di eventuali obiezioni.
La Building and Construction Authority (BCA) ha confermato che i lavori erano abusivi, poiché l’ente non era stato informato dell’avvio della costruzione ed anche l’Autorità per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (OHSA) ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna notifica, sollevando seri dubbi sulla conformità alle norme di sicurezza.
Dopo aver esaminato le prove, il magistrato ha stabilito che esistono elementi sufficienti per portare Galea, Fisher e Miceli Demajo a processo per omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza.
(photo credits: Go Get Funding)
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