È iniziato tra le polemiche il processo a Fabian Eliuth Garcia Parada, 43enne sospettato dell’omicidio dell’ex fidanzata, la coetanea e conterranea Sandra Ramirez, trafitta da una serie di coltellate nella mattinata di sabato 13 gennaio in un appartamento a Sliema. Il secondo cognome dell’uomo (Parada) è stato riportato solo recentemente dai media maltesi, che in precedenza facevano riferimento a lui solo come Fabian Eliuth Garcia.
Nel corso dell’udienza di giovedì, gli avvocati difensori hanno tentato di far leva sulla sospetta mancanza di equità nei confronti dell’imputato facendo leva sull’accusa di femminicidio, che secondo i legali sarebbe lesiva per i diritti del presunto omicida. Il reato di femminicidio è stato introdotto a Malta a fine 2022, dopo l’omicidio di Bernice Cassar presumibilmente (il processo non si è ancora concluso) per mano del marito dal quale si stava separando.
Nello specifico, un procedimento penale per femminicidio negherebbe al sospettato le attenuanti derivate dal delitto passionale, spostando l’ago della bilancia verso una condanna a molti anni di prigione. Per questo, i legali che curano gli interessi di Parada hanno chiesto alla corte la sospensione del processo, fino a quando non verranno rivisti i parametri legali relativi alle condanne per femminicidio.
Nonostante Parada si sia recato alla stazione di polizia di Sliema nella prima mattinata del 13 gennaio affermando di aver ucciso la sua ex fidanzata durante un litigio, con l’inizio del processo ha scelto di dichiararsi non colpevole. Questo malgrado sia stato lui stesso a portare gli agenti a rinvenire il corpo della Ramirez, che riportava profonde ferite da taglio.
A fronte della contestazione, il magistrato ha accolto la richiesta dell’accusa di avere più tempo per preparare una risposta adeguata. La prossima udienza è stata quindi fissata per martedì 6 febbraio.