Eliott Paul Busuttil è stato condannato a scontare 42 anni di carcere per l’omicidio avvenuto nella valle di Qormi nell’aprile del 2022, quando il corpo di Mario Farrugia, tassista 62enne di Pembroke, era stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione nel bagagliaio della propria Peugeot 407.
Busuttil, fin da subito dichiaratosi estraneo ai fatti salvo poi tornare sui propri passi e confessare la sua colpevolezza un mese fa, avrebbe deciso di compiere un gesto tanto feroce spinto dalla volontà di cercare soldi da “reinvestire” nell’acquisto di sostanze stupefacenti.
Una pista che ha trovato riscontro nella deposizione del fratello di Farrugia che, recentemente, ha raccontato alla Corte come nel periodo antecedente alla scomparsa, la vittima avesse espresso timore nei confronti di due clienti con cui era deciso ad interrompere i rapporti poichè sarebbero stati coinvolti in loschi giri di droga.
La parentesi di Qormi non è l’unica attestazione della furia omicida del 40enne che, solo due anni prima, tramite un finto annuncio per la vendita di alcuni altoparlanti su Facebook, aveva attirato in un luogo isolato il malcapitato 57enne Emil Marinov, che finì per aggredire a colpi di mannaia infliggendogli 25 ferite alla testa e alla parte superiore del corpo, prima di rapinarlo.
Oltre ad avergli «aperto la testa come un libro», quell’episodio è costato allo sfortunato cittadino bulgaro un’invalidità permanente con cui dovrà fare i conti per il resto della vita, con Busuttil che in quel caso se la cavò ottenendo la libertà su cauzione a cui era soggetto anche nel periodo in cui strappò la vita a Farrugia.
Nonostante nel corso delle scorse settimane la difesa avesse raggiunto un accordo con i famigliari di Farrugia e con il procuratore generale patteggiando 35 anni di detenzione, martedì la corte ha affermato che «non si può accettare un simile comportamento animalesco» e «bisogna proteggere la società da individui così spietati che sono pronti a uccidere per 100 euro».
Alla luce di tali considerazioni, scartando l’ipotesi-ergastolo per via della recente ammissione di colpevolezza di Busuttil, il tribunale ha disposto una pena detentiva di 42 anni e l’obbligo di pagamento delle spese processuali pari a circa 71.000 euro, oltre alla confisca dei 14.000 euro del deposito cauzionale.