Un giovane che sette anni fa travolse e lasciò in gravi condizioni una donna di 50 anni guidando a 110 chilometri orari in pieno centro urbano, è stato condannato ad un anno di carcere con pena sospesa per quattro anni.
Dalle ricostruzioni emerse che l’allora 20enne Renald Aquilina, tassista di Gzira, la sera del 16 settembre 2016 stava percorrendo Triq ix-Xatt ad una velocità ben oltre i limiti consentiti, quando falciò la 50enne che ai tempi occupava un ruolo da manager presso un istituto bancario.
Ruolo che non poté più ricoprire viste le pesantissime conseguenze che l’incidente le causò: perdita della memoria a breve termine, incapace di scrivere, mangiare ed andare in bagno da sola e persino di testimoniare in aula. Una condizione che stravolse la sua vita e quella dei suoi famigliari, mentre la banca scelse di assegnarle un’altra mansione, seppur con una posizione inferiore.
La donna stava attraversando sulle strisce pedonali e l’impatto fu talmente forte che fu scaraventata in aria atterrando dall’altro lato della strada.
Il Tribunale ha dichiarato Aquilina colpevole di guida pericolosa in centro urbano, e di aver provocato gravi lesioni alla vittima, condannandolo a 12 mesi di reclusione con pena sospesa per quattro anni, oltre al pagamento di una multa di 1.683 euro più le spese processuali.
Il magistrato ha inoltre sospeso la patente dell’imputato per tre anni, periodo nel quale dovrà affrontare i suoi problemi con la tossicodipendenza. Ad incidere sulla sentenza risparmiando il carcere al giovane sembrano essere stati proprio i problemi con la droga e l’età dell’imputato, 20enne al momento dei fatti.
La famiglia della vittima e la compagnia assicurativa di Aquilina hanno già stretto un accordo tra le parti.