È comparso in tribunale giovedì sera David Brincat, il diciottenne di Santa Venera arrestato lo scorso 31 maggio con l’accusa di fabbricazione, detenzione e trasporto di ordigni esplosivi con l’obiettivo di destabilizzare le strutture fondamentali del Paese.
Il giovane è infatti sospettato di aver piazzato una bomba in un cestino dei rifiuti collocato fuori dalla sede del Partito Laburista ad Hamrun, con l’intenzione di prendere di mira anche altri edifici e strutture del Paese, come due farmacie a Santa Venera e Birkirkara e persino il palazzo del Parlamento a Valletta.
Brincat è stato arrestato grazie alla segnalazione di una persona che lo avrebbe visto allontanarsi di corsa dopo aver piazzato l’ordigno ad Hamrun. Gli agenti lo hanno rintracciato di lì a poco mentre si trovava nel garage di casa insieme a ulteriore materiale esplosivo. Il diciottenne, apparso inizialmente collaborativo, ha cambiato atteggiamento diventando improvvisamente aggressivo mentre veniva trasportato presso il centro sanitario per una valutazione medica. Da lì è poi stato trasferito al Mater Dei e al Mount Carmel.
Durante l’udienza in tribunale, Brincat si è dichiarato non colpevole di una serie di accuse che, oltre a quelle sopra citate, includono anche la minaccia di compiere atti terroristici, addestramento di terzi all’uso di esplosivi o armi, tentate lesioni personali gravi, possesso di materiale pornografico riguardante minori.
L’avvocato difensore ha richiesto che fosse eseguita una valutazione psichiatrica per determinare lo stato mentale dell’imputato al momento in cui sono avvenuti i fatti, ma la richiesta è stata respinta poiché un medico aveva già certificato Brincat come idoneo per affrontare il processo. Il giudice ha emesso un ordine di protezione per le potenziali vittime del giovane, che rimarrà in vigore fino alla sentenza finale. Nel frattempo, Brincat rimarrà in custodia cautelare.