L’amministratore delegato e altri cinque dipendenti di Wasteserv sono comparsi in tribunale per rispondere delle accuse di omicidio colposo in relazione al tragico incidente verificatosi nel maggio di due anni fa che costò la vita a Joseph Ellul. Il 38enne fu trovato con la gola tagliata presso l’impianto di trattamento termico di Marsa dove lavorava come operatore.
Il Ceo Richard Bilocca (39 anni), il responsabile della salute e della sicurezza Stefan Salamone (42 anni), il responsabile della struttura Ryan Cauchi (32 anni), l’ingegnere Ryan Mark Cachia (35 anni), gli addetti alla salute e alla sicurezza Aylin Fleri (32 anni) e Sylvan Borg (52 anni) si sono dichiarati non colpevoli di ogni accusa loro imputata che, nel caso di Cachia, Cauchi e Bilocca include anche quella del mancato rispetto delle leggi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le responsabilità penali a carico dei sei uomini sono state avanzate a conclusione dell’inchiesta condotta dagli esperti incaricati dal tribunale, dalla quale sono emerse numerose carenze nelle normative sul tema salute e sicurezza sul lavoro, compresa la mancanza di dispositivi di protezione sul portellone del macchinario dove Ellul trovò la morte.
Un macchinario inceppato spinse infatti la vittima a infilare la testa all’interno di uno sportello per capire cosa non stesse funzionando. Un gesto avventato e forse incosciente, ma reso possibile anche dalla mancanza delle necessarie misure di sicurezza nell’impianto.
Il caso verrà ora riaggiornato a ottobre, così che l’accusa e la famiglia della vittima abbiano tempo di presentare la loro replica dopo il ricorso avanzato dalla difesa sulla nomina da parte del tribunale di uno dei tecnici che ha condotto l’inchiesta.