Un nuovo grave caso di presunte molestie sessuali su un bambino di nove anni è venuto a galla dopo che un negoziante è stato posto in custodia cautelare a seguito di quanto accaduto sabato pomeriggio a Mosta.
Zhou Jiankang, un cittadino cinese di 55 anni, è stato accusato di atti sessuali non consensuali su minore e di aver sottoposto il piccolo ad atti a sfondo sessuale instillandogli paura.
Il tutto sarebbe avvenuto mentre la madre del bambino stava facendo acquisti in un negozio situato in Vjal l-Indipendenza.
La stessa madre che ha prontamente segnalato l’incidente alle autorità, dando il via alle indagini da parte della polizia. In tribunale l’ispettore a capo del caso ha dichiarato che il bambino, visibilmente spaventato, ha raccontato alle forze dell’ordine di essere stato toccato nelle parti intime dal commerciante, mentre sua mamma curiosava tra gli scaffali del negozio.
Le immagini delle telecamere a circuito chiuso del punto vendita hanno fornito una prova schiacciante, che non ha lasciato spazio a dubbi sulle accuse mosse contro Jiankang.
Nonostante questo, l’imputato si è dichiarato non colpevole e tramite il suo difensore d’ufficio ha fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione, trovando però l’opposizione da parte dell’accusa.
A preoccupare, infatti, non è solo la gravità delle accuse, ma anche l’assenza di legami dell’imputato con Malta a rappresentare un reale rischio di fuga. Jiankang è stato trovato senza un regolare permesso di lavoro, ed in tribunale ha dichiarato di non avere nessuna occupazione a Malta, ma di lavorare in Italia. Una condizione che gli è costata un’accusa anche per violazione delle leggi sull’immigrazione.
Preso atto della situazione, il magistrato ha infine respinto la richiesta di libertà su cauzione per l’imputato che rimarrà in carcere almeno fino a quando non verranno ascoltati i testimoni oculari.
Il tribunale ha inoltre emesso un ordine di protezione a favore del minore e della sua famiglia, vietando la pubblicazione dei loro nomi.