È finito in custodia cautelare il diciassettenne fermato nella serata di lunedì 29 agosto durante un raid all’interno di un capannone di Marsa, dove la polizia ha scoperto e posto sotto sequestro un considerevole quantitativo di bustine di cocaina, eroina e cannabis sintetica, tutte pronte per lo spaccio.
L’operazione rientrava nel maxi-blitz messo in atto da diversi reparti delle forze dell’ordine, culminato con l’arresto di numerosi individui nelle zone di Marsa, Hamrun e Naxxar collegati al traffico di droga, criminalità organizzata, immigrazione clandestina e prostituzione.
Si pensa che lo stabile in questione, situato nel raggio di 100 metri da un punto di ritrovo per giovani, fosse adibito alla preparazione ed al confezionamento della droga.
In tribunale, il diciassettenne che agli inquirenti ha fatto sapere di essere disoccupato, si è dichiarato non colpevole di possesso di droga in circostanze che ne denotano un utilizzo diverso da quello personale.
Gli avvocati della difesa hanno fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione facendo leva sul fatto che, sebbene l’imputato sia stato trovato in circostanze sospette all’interno dei locali e in presenza di un’ingente quantitativo di droga, le telecamere di sorveglianza dell’area puntavano solo sulla zona esterna al capannone, pertanto non era stato immortalato in nessun filmato.
Tuttavia, la corte ha respinto la richiesta, sottolineando la prematura fase delle indagini, la gravità del reato per il quale è accusato il giovane, oltre al fatto che deve essere ancora identificato il proprietario dello stabile ed al timore della possibilità di manomissione delle prove.
Il tribunale ha inoltre disposto che l’imputato, il cui nome non può essere diffuso per via della minore età, venga trattenuto presso l’Unità per giovani delinquenti.