Cesare Citriniti ha ammesso di fronte ai giudici di essere il responsabile dei graffiti lasciati sui muri di Valletta.
Il 37enne italiano, residente a Swieqi, era stato arrestato grazie alle segnalazioni di alcuni testimoni e dalle immagini immortalate dalle videocamere di sorveglianza.
Di fronte ai giudici, e a prove schiaccianti, Citriniti non ha potuto che ammettere le proprie colpe, alzando le spalle, ostentando indifferenza.
I danni ai beni pubblici sono stimati intorno ai 2.500 euro: spesa a carico del consiglio locale di Valletta, della Divisione Pulizia e Manutenzione, e della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Come riporta Malta Today, l’italiano ha imbrattato beni culturali, facciate di edifici residenziali, porte e cassette della posta in tutta la capitale scrivendo la parola “Kotone”.
Citriniti, che si descrive sul suo profilo Facebook come designer e artista, ha ottenuto la libertà su una cauzione di 3 mila euro, in attesa del processo.