Il tribunale ha concesso la libertà su cauzione a Luke Seguna. Il parroco di Marsaxlokk accusato di riciclaggio di denaro e appropriazione indebita potrà quindi pagare 20.000 euro più una garanzia personale di 30.000 euro per evitare il carcere, fino al termine del processo che lo vede coinvolto.
In aula sono stati ascoltati 17 testimoni, tutti donatori della parrocchia dove operava l’imputato.
Nonostante Seguna sia accusato di aver intascato circa 500.000 euro di donazioni destinate alla Chiesa negli ultimi 10 anni, molte testimonianze riportate dai media maltesi farebbero trapelare un clima di fiducia attorno a lui.
Tra queste, spicca quella del consigliere comunale di Marsaxlokk, Daniel Zerafa: «Ho emesso un assegno da 600 euro a Seguna come pegno personale e per il lavoro che fa per la comunità di Marsaxlokk. Gli ho dato dei soldi perché è lui. Se sapessi che un solo centesimo andrebbe alla Chiesa, non donerei».
Non solo: numerose altre testimonianze indicherebbero come molte donazioni siano state fatte personalmente al parroco 39enne e indirizzate a lui stesso, cosa che non lo obbligherebbe a versare quei soldi sui conti della Chiesa, o a utilizzarli per il bene comune. Nonostante ciò, le persone ascoltate avrebbero confermato che padre Seguna si sarebbe sempre prodigato a fare del bene, anche in forma anonima.
Proprio l’imputato ha ribadito che le cifre sui suoi conti sarebbero derivate da soldi a lui donati, affermando che al tempo stesso molte donazioni sarebbero state utilizzate direttamente per il mantenimento della chiesa, al lavoro per la comunità e alla beneficenza.
Di contro, alcuni donatori hanno affermato in aula di aver specificato che i loro soldi sarebbero dovuti andare alla Chiesa. Molti di loro hanno però anche dichiarato di aver visto molti lavori e opere di bene perpetrate dal prete, e di non aver mai avuto dubbi sul suo operato.
In questi ultimi dieci anni Luke Seguna avrebbe aperto 10 conti correnti in diverse banche, acquistando inoltre numerosi veicoli, tra auto e motociclette.
Un rappresentante del Clero ha inoltre spiegato che i fedeli possono donare denaro personalmente ai preti, con questi ultimi autorizzati a tenere i soldi per sé. Al tempo stesso qualsiasi donazione non personale deve essere versata esclusivamente alla Chiesa, senza passare per i conti dei preti che le ricevono. Un aspetto che rende il caso di difficile interpretazione.
In attesa delle prossime udienze, padre Luke Seguna dovrà rispettare rigide regole per mantenere la libertà su cauzione, come vivere a casa dei propri genitori, non entrare in contatto con i donatori della parrocchia e con i testimoni della causa, oltre a potersi recare a Marsaxlokk solo per prendere i propri effetti personali sotto scorta.
Anche eventuali viaggi all’estero gli sono concessi esclusivamente previo consenso del tribunale. Il prete dovrà infine firmare un libretto di cauzione due volte alla settimana e rispettare il coprifuoco imposto dalle 23 alle 7.
Va ricordato che la Curia ha sottoposto Seguna (che si dichiara non colpevole) a congedo amministrativo per tutta la durata del processo.
hahaha with what money will he have paid the bail ??? ….