Dean Donovan Frendo, il giovane 23enne di Birzebbugia arrestato lo scorso mese con l’accusa di aver travolto ed ucciso Antoine Degabriele, trovato cadavere tra le sterpaglie ai lati di una strada a Zejtun, è ora libero su cauzione.
A deciderlo è stato il giudice, mercoledì mattina, nel corso del processo che dovrà fare luce sulle cause che hanno portato alla morte del 51enne, falciato da un’auto che poi non si è nemmeno fermata a prestare soccorso, condannando quindi Degabriele a morte certa, così come è poi purtroppo accaduto. Il corpo dell’uomo è stato infatti trovato venerdì 5 agosto, il giorno successivo la tragedia, quando ormai non c’era più nulla da fare.
Durante la fase di compilazione delle prove, i video ripresi dalle telecamere di sicurezza della zona che avevano immortalato un’auto sfrecciare sul luogo della tragedia, sembrano aver mostrato in realtà anche la presenza di un’altra vettura, transitata sulla stessa strada dove è poi è stato rinvenuto il cadavere di Degabriele, anche se quest’ultima, a differenza della prima, viaggiava al centro della carreggiata. A falciare l’uomo sarebbe quindi stata la seconda vettura.
Nella precedente udienza, i testimoni avevano raccontato come dei pezzi di carrozzeria rinvenuti dalle forze dell’ordine sul luogo dell’incidente corrispondevano a quelli della Mazda Demio di Frendo, rinvenuta all’interno di un garage a sud dell’isola con gravi danni, tra cui il parabrezza sfondato. Elementi ritenuti sufficienti all’epoca, per trattenere in custodia il giovane.
In attesa che le indagini dimostrino chi effettivamente si trovava al volante dell’auto che quella sera ha investito ed ucciso Degabriele, la difesa di Frendo ha presentato al tribunale istanza di scarcerazione; richiesta accolta dalla Corte, dato che il 23enne avrebbe una fedina penale pressochè pulita e si trova inoltre in custodia cautelare da oltre un mese a causa del protrarsi dei procedimenti penali in corso.
Per questa ragione, quindi, secondo il giudice, allo stato attuale delle indagini, il giovane non può pagare con la propria vita i ritardi delle indagini della polizia.
Dean Donovan Frendo è quindi libero su cauzione dietro ad un deposito di tremila euro e una garanzia personale di settemila euro. Il Tribunale ha inoltre incaricato un addetto alla libertà vigilata affinchè monitori il giovane che non potrà lasciare il Paese né dovrà uscire di casa dalle 20:30 alle 6:30, oltre a dover presentarsi tutti i giorni alla stazione di polizia più vicina.
In considerazione del caso, secondo quanto riportano i media locali, sembrerebbe che il magistrato abbia inoltre sollecitato modifiche all’attuale legislazione, affinchè entri presto in vigore l’utilizzo del braccialetto elettronico, che consentirebbe un maggior monitoraggio delle azioni svolte dagli imputati in attesa che venga emessa una sentenza, oltre ad evitare il sovraffollamento nelle carceri.