È partita da un cittadino italo-spagnolo residente a Malta una petizione formale rivolta al Parlamento maltese per introdurre la lingua inglese negli uffici della pubblica amministrazione.
La petizione chiede l’introduzione di una nuova legislazione per garantire che i cittadini possano esercitare ugualmente i loro diritti e l’accesso ai servizi pubblici, compreso il sistema giudiziario, in una delle lingue ufficiali riconosciute dalla Repubblica di Malta, compresa la lingua dei segni maltese.
Il testo precisa l’assenza di alcun pregiudizio nei confronti dello status della lingua maltese come lingua nazionale. Ma ricorda altresì come, nonostante la crescita economica del Paese, l’adesione all’Unione Europea e l’integrazione nei mercati internazionali, i cittadini e gli investitori non siano sempre trattati allo stesso modo nell’esercizio dei loro diritti, tra cui l’accesso ai servizi pubblici e giudiziari, se non hanno padronanza del maltese, una delle lingue ufficiali.
Questa situazione garantisce un pieno accesso ai servizi e l’esercizio di alcuni importanti diritti ai soli cittadini maltesi, determinando una situazione di disagio soprattutto nei confronti di molti investitori internazionali, che si trovano in una posizione di svantaggio, ad esempio, nel difendersi o farsi rappresentare in tribunale nell’ambito di una controversia giudiziaria.
Secondo i proponenti, il mandato costituzionale che ha scelto la lingua maltese come lingua dei tribunali non dovrebbe essere usato come base per non aggiornare una legislazione sugli atti giudiziari risalente al 1965, che non riflette la situazione economica e sociale del Paese al giorno d’oggi. Al Parlamento maltese viene chiesto di prendere esempio da quanto già realizzato in paesi come Irlanda, Lussemburgo, Canada, Svizzera e Belgio, dove negli uffici pubblici o nei tribunali trovano spazio le lingue locali e quella inglese, con tanto di traduzioni degli atti pubblici.
David Lorenzo Alvarez, artefice della petizione, invita tutti alla sottoscrizione: «Se la nostra richiesta venisse accolta, i settanta avvocati italiani registrati a Malta con un mandato locale potrebbero rappresentare i loro assistiti in tribunale parlando in inglese. Fino oggi, non ci sono stranieri che abbiano potuto ottenere un mandato per rappresentare qualcuno all’interno di una controversia giudiziaria».
Per leggere il testo in inglese della petizione e sottoscriverla accedere a questo link.