Una tentata rapina in un’abitazione privata a Gozo ha assunto una piega del tutto inaspettata quando l’intruso si è trovato faccia a faccia con la vittima che, invece di darsela a gambe alla vista della pistola, ha reagito strappandogli a morsi pezzi di naso.
L’incidente si è verificato mercoledì 10 agosto in Triq il-Madonna tac-Cicri a Zebbug, nella residenza del 43enne Paschalino Cefai, volto noto alle forze dell’ordine.
Secondo le ricostruzioni fornite in tribunale e riportate dai media locali, Viktor Markovic, 39enne di nazionalità serba, avrebbe fatto ingresso nella residenza di Cefai attorno a mezzogiorno, armato di pistola, con l’intenzione di commettere un furto.
Tuttavia, i suoi intenti criminali sono totalmente cambiati quando si è trovato di fronte il proprietario di casa che, reagendo, gli avrebbe sfilato l’arma per poi aggredirlo, dando il via ad una violenta colluttazione fisica che sarebbe culminata con un morso in volto a danno del Markovic, il cui naso pare sia stato asportato di circa un centimetro, tanto da essersi presentato in aula con vistose fasciature.
Il presunto ladro è stato accusato del reato di effrazione con l’intenzione di commettere furto, detenzione di arma da fuoco al momento dell’irruzione, danni a proprietà di terzi, minacce nei confronti di Cefai e recidiva.
A questo si aggiunge anche la violazione della libertà su cauzione ottenuta solo lo scorso febbraio per reati precedenti.
Per Cefai, invece, il capo di imputazione è quello di lesioni gravi nei confronti di Markovic, senza l’aggravante di tentato omicidio. È stato inoltre accusato per un episodio non correlato che si è verificato nella notte del 7 agosto, nel quale avrebbe procurato lievi lesioni alla sua compagna minacciandola con pietre ed altri oggetti, aggredendola, danneggiando la sua auto ed instillandole la paura di essere destinataria di condotte violente.
In aggiunta, sempre il 43enne, è stato accusato di recidiva dopo aver ottenuto la libertà su cauzione nel mese di gennaio in relazione al coinvolgimento in una rissa.
In tribunale, entrambi si sono dichiarati non colpevoli, con Cefai che ha sostenuto di aver agito per legittima difesa. Il magistrato gli ha concesso la libertà su cauzione subordinata ad un deposito di 1.000 euro ed una garanzia personale di 5.000 euro. Stessa sorte anche per Markovic al quale è stata concessa una cauzione previo deposito di 1.000 euro ed una garanzia personale di 14.000 euro.