Anthony Chircop, l’uomo che nell’ottobre del 2017 investì e uccise una farmacista di 30 anni mentre sfrecciava a 140 chilometri orari sul lungomare di Gzira, è stato condannato a due anni di carcere, con pena sospesa per quattro anni, insieme al ritiro della patente di guida per due anni. La sentenza è stata pronunciata dopo che l’imputato ha cambiato la propria posizione, dichiarandosi ora colpevole delle accuse di omicidio colposo.
La tragedia si era consumata nella prima serata del 19 ottobre di sei anni fa lungo Triq ix-Xatt. La vittima, Stephanie Rapa, era intenta ad attraversare la strada quanto fu centrata in pieno dalla Nissan GTR di Chircop, che si scoprì poi essere stata “modificata” con un aggeggio in grado di aumentare la potenza nel giro di pochi secondi.
L’impatto fu così violento che gli airbag dell’auto si attivarono mandando in frantumi il parabrezza, con danni al veicolo stimati per oltre 8.000 euro.
I segni lasciati dagli pneumatici sull’asfalto rivelarono inoltre che il potente mezzo aveva iniziato a frenare 44 metri prima della collisione con la vittima, ed i tecnici incaricati dal tribunale certificarono come la donna fosse stata investita da un “missile” piombatole addosso ad una velocità di 140 chilometri orari su un rettilineo ben illuminato.
Nel gennaio di quest’anno, la Corte d’appello rovesciò la sentenza di primo grado condannando il 47enne Chircop e la sua compagnia di assicurazione auto al pagamento di 323.944 euro a titolo di risarcimento danni nei confronti della famiglia di Stephanie Rapa, dopo aver stabilito che il decesso della donna era imputabile univocamente all’alta velocità del veicolo dell’imputato, a differenza di quanto sentenziato in precedenza.
Nel giugno del 2022, infatti, il tribunale di primo grado aveva inizialmente attribuito le cause della tragedia ad un concorso di colpa tra le parti. La vittima perché non aveva attraversato sulle strisce pedonali e l’autista perché, correndo in quel modo, non si era potuto fermare in tempo.
Chircop, che ai tempi si era dichiarato non colpevole delle accuse a lui ascritte, ha cambiato posizione registrando una ammissione di colpevolezza, ed è stato condannato a due anni di carcere con pena sospesa per quattro anni, sequestro dell’auto e ritiro della patente per due anni. Dovrà inoltre pagare una multa di 11.646, oltre a 3.800 di spese processuali.