Il responsabile dell’incidente stradale in cui rimase ucciso il ciclista Clifford Micallef è stato condannato a tre anni di carcere e interdetto alla guida per un anno.
Anthony Taliana aveva 21 anni quando, il 30 luglio 2009, verso le 5.15 del mattino, guidava lungo la Coastal Road per accompagnare a casa la fidanzata britannica, residente a Bugibba, dopo una nottata di festa a Paceville.
Nei pressi di White Rocks, il ragazzo, alla guida della sua Opel Astra, travolge Micallef, un ciclista esperto, che muore sul colpo all’età di 45 anni.
Taliana prosegue senza fermarsi, ma alcune ore più tardi la polizia riesce a rintracciare suo padre quale proprietario del veicolo. Anthony fu poi trovato a letto, nel suo appartamento di Bugibba.
In seguito sono state presentate nei suoi confronti diverse accuse: omicidio colposo, la principale e più pesante, ma anche guida in stato di ebbrezza, guida senza copertura assicurativa, eccesso di velocità e recidiva, dopo essere già stato condannato per guida pericolosa.
Come riporta The Malta Independent, gli esperti della corte hanno riferito che al momento della collisione, le condizioni della strada erano asciutte e la visibilità era buona. I danni da contatto sulla Opel hanno rivelato che Taliana correva a circa 90 km/h, quando ha colpito la bicicletta nella parte posteriore.
Un medico ha inoltre certificato che il decesso di Micallef è stato una diretta conseguenza dell’impatto violento.
L’imputato è risultato negativo a un test sulla presenza nel sangue di stupefacenti, ma un esperto chimico ha riferito in merito a una forte presenza di alcol in un campione di urina prelevato circa sei ore dopo l’incidente: l’autista è stato classificato in uno stato di “euforia/eccitazione”, che significa diminuzione dell’attenzione, delle capacità di giudizio e controllo, e una percezione alterata.