Si stringe sempre di più il cerchio attorno a Dean Donovan Frendo, il 23enne sospettato di aver investito e ucciso con la propria auto Antoine Degabriele, il 51enne trovato cadavere tra le sterpaglie ai lati di una strada a Zejtun, lo scorso 4 agosto.
Nonostante Frendo continui a dichiararsi non colpevole ed estraneo all’incidente, le prove contro di lui continuano ad aumentare.
Stando ai media maltesi, l’ultima in ordine di tempo arriva dalla testimonianza di un’amica del sospettato, che questa settimana in aula ha dichiarato che si sarebbe dovuta incontrare con Frendo proprio il giorno dell’incidente. Tuttavia, le cose andarono diversamente: il 23enne di Birzebbugia avrebbe infatti chiamato per disdire l’appuntamento, spiegando di non sentirsela perché “aveva investito una persona”.
Sempre secondo la testimone, Frendo avrebbe ammesso il fatto tramite un messaggio inviatole su Instagram, con tanto di fotografia della Mazda Demio con il parabrezza sfondato. Conversazione che sarebbe poi stata cancellata dalla ragazza, ma riportata a voce dalla stessa alla polizia ed a sua nonna.
Da inizio settembre Frendo ha ottenuto la libertà su cauzione. Dovrà però rispondere di diverse accuse: omicidio involontario, guida pericolosa, omissione di soccorso e manomissione delle prove dopo l’incidente.
A peggiorare la sua situazione ci sono infine i filmati delle telecamere di sicurezza, che avrebbero ripreso due automobili andare a forte velocità sulla strada dove, attorno alle 23:24, si sarebbe verificata la tragedia. Secondo la polizia, a colpire Degabriele sarebbe stata proprio la Mazda guidata da Frendo, che seguiva a distanza ravvicinata la prima auto, ma occupando la corsia vicino al marciapiede, dove la vittima sarebbe stata falciata. Il suo corpo verrà ritrovato solamente la mattina dopo nel prato ai margini della carreggiata, poco distante dal semaforo.
Una volta identificata l’auto, le forze dell’ordine hanno rintracciato il sospettato a casa della nonna, ritrovando inoltre l’auto in un garage a sud dell’isola, con gravi danni riconducibili a un incidente e compatibili con i pezzi ritrovati sul luogo dell’incidente.