Un’altra persona è stata incriminata in relazione al furto di 226 chili di resina di cannabis dal deposito militare di Safi, portando in totale a sei il numero di persone comparse sinora davanti al giudice.
La 21enne Christa Gauci, gozitana di Sannat, ha negato ogni addebito in tribunale, dove è emerso che la sua auto era stata avvistata nei pressi della scena del crimine la notte del colpo.
Secondo quanto riferito in aula e riportato dai media locali, le telecamere di videosorveglianza installate lungo il percorso compiuto dai ladri, hanno ripreso due veicoli viaggiare insieme verso la base delle Forze Armate, con la Toyota Vitz della giovane che si è fermata nei pressi di una strada laterale vicino alla rotonda di Kirkop.
Successivamente, lo stesso veicolo è stato individuato nei pressi di un garage a Zebbug, riconducibile a un altro degli accusati. Gli investigatori hanno inoltre scoperto che i dati di localizzazione del telefono di Gauci corrispondevano perfettamente al percorso seguito dal gruppo, sebbene l’imputata abbia dichiarato di non avere con sé il cellulare quella notte.
Durante l’udienza, la difesa ha richiesto la libertà su cauzione, sostenendo che la propria assistita aveva collaborato con la polizia e si era consegnata spontaneamente alle autorità. Tuttavia, l’accusa si è opposta, sottolineando che l’indagine è ancora in corso e che gran parte della droga sottratta non è ancora stata recuperata (finora ne sono stati rinvenuti 85 chili). Il tribunale ha respinto la richiesta di rilascio, affermando che ulteriori persone potrebbero essere incriminate nei prossimi giorni.
Si è scoperto che giovane donna è la fidanzata di Cleaven Pace, uno dei soggetti già accusati nei giorni scorsi per furto e associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Tra gli altri imputati figurano anche il fratello del 19enne, Carlos Pace, e il proprietario del garage in cui è stata individuata l’auto dell’imputata, Sean Attard, oltre a Yousef Essesi e Liam Stewart.
Contestualmente, poco prima che Gauci fosse condotta in tribunale, i familiari dei fratelli Pace hanno ammesso di aver insultato e minacciato alcuni giornalisti di One News all’esterno del tribunale il giorno dell’udienza dei due giovani.
Il padre, Keith Pace (44 anni) – volto già noto alle forze dell’ordine – è stato condannato a un anno di carcere con pena sospesa per quattro, mentre la madre, Maria Grixti (48 anni) e la sorellastra Desideria Grixti (28 anni) dovranno tenersi lontane dal commettere ulteriori reati rispettivamente per i prossimi tre anni e un anno.
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